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    Tanto Ronaldo e tanta Juve, senza Dzeko la Roma non c'è. Kalinic imbarazzante

    Tanto Ronaldo e tanta Juve, senza Dzeko la Roma non c'è. Kalinic imbarazzante

    • Giancarlo Padovan
      Giancarlo Padovan
    C’è Ronaldo e c’è anche tanta Juve. Manca Dzeko e quel poco di Roma che è scesa nello Stadium stinge, svanisce, sparisce. Una partita non si può condensare in un paio di slogan, ma la sintesi è fedele. Il portoghese l’ha sbloccata ancora una volta, mentre Kalinic, un giocatore così imbarazzante da far dubitare che meriti di giocare ancora in Serie A, non segna da più di un anno e, quando si avvicina al gol (è accaduto ad inizio di ripresa), lo sbaglia tirando sul palo.

    Questa volta, però, la Juve non è stata solo Ronaldo, ma anche molto Bentancur, autore del secondo gol, moltissimo Douglas Costa (due assist) e perfino un immenso Gigi Buffon che ha sfoderato due parate da fuoriclasse. Con la prima, su Florenzi, ha impedito che la Roma riaprisse il confronto, con la seconda, su colpo di testa a botta sicura di Kolarov, ha cristallizzato il punteggio (3-1) ad un soffio dalla fine. La Juve, pur chiudendo il primo tempo sul 3-0 (il terzo gol l’ha realizzato Bonucci in pieno recupero), ha rischiato di compromettere molto nel primo quarto d’ora del secondo quando Fonseca, avvicendato Kluivert con Santon, ha alzato Florenzi a sinistra nei tre dietro Kalinic. Al di là della mossa, diverso è stato lo spirito di squadra e la Roma ha sorpreso la Juve e creato tre occasioni. Prima Pellegrini ha costretto Buffon alla respinta e Kalinic, come detto, ha mandato la palla sul palo. Poi Under ha scagliato un sinistro dal limite che ha sbattuto sulla traversa ed è stato messo nel sacco da Buffon. Infine il portiere della Juve ha salvato in uscita sul diagonale di Florenzi che avrebbe portato la Roma sul 2-3.

    Cosa è accaduto? E’ accaduto che la Juve, esattamente come avvenne con il Napoli alla seconda di campionato, ha cominciato a giocare con superficialità e, di conseguenza, a sbagliare un sacco di palloni. E’ vero che tra il palo di Kalinic e l’autorete di Buffon, Higuain ha colpito l’incrocio dei pali di testa (assist di Ronaldo), ma è altrettanto vero che Rabiot, affaticato, arrancava e che Cuadrado, subentrato a Danilo (ennesimo infortunio) dimenticava coperture e diagonali. Sarri si è fatto sentire e la squadra si è scossa. Del resto rimettere in discussione un triplo vantaggio in una partita secca sarebbe stato delittuoso Anche per come, fino all’intervallo, la Juve aveva giocato.

    Se Ronaldo si è inventato l’1-0 sfondando sulla sinistra (Florenzi era in avanti e Mancini in ritardo), il raddoppio è stato l’esito di una grande azione impostata e conclusa da Bentancur con l’assistenza di un esuberante Douglas Costa. Nell’attimo decisivo, cioé quando il centrocampista uruguaiano ha ricevuto palla in area, va rimarcata l’incertezza di Mancini che ha perso un contrasto che il difensore deve vincere sempre.  Il terzo gol ha avuto sempre il solito ispiratore (Douglas Costa) che ha trovato l’unico juventino su cinque in area a non essere in fuorigioco (Bonucci). La schiacciata di testa del capitano è stata vidimata dal Var dopo il consulto dell’arbitro Rocchi. Juventus dominante? Certamente nella seconda parte del primo tempo e nell’ultima mezzora di gioco, quando Higuain ha colpito di suola a due passi da Pau Lopez (assist di Cuadrado) con il portiere che si è salvato miracolosamente d’istinto. Il resto è stato controllo, contrappuntato da sostituzioni cautelative: Ramsey, al solito arruffone, per Douglas Costa (e ritorno dal 4-3-3 al 4-3-1-2) e Matuidi per Rabiot che prima non giocava mai e adesso sta giocando sempre. Nella Roma Veretout per Florenzi (ordinaria amministrazione) e Bruno Peres per Diawara (problema ad un ginocchio), non una buona notizia in vista del derby di domenica.

    E’ stata una bella partita per il tempo di mezzo (da metà del primo tempo a metà del secondo) prima c’era stata una fase di attesa (meglio la Roma nel palleggio) alla fine non c’è stata neanche troppa voglia di rimettere tutto in discussione. Come Sarri avrà avuto modo di constatare, il 4-3-3 è meglio del 4-3-1-2, Higuain ha ancora voglia di sacrificarsi, Douglas Costa è l’uomo in più. Ci sarà stata una ragione se la Juve, nelle prime tre partite di campionato, aveva cominciato così e poi ha cambiato perchè il brasiliano si è infortunato. E chi dice che Dybala nel tridente non può starci si sbaglia. A destra o da centravanti puro Dybala non perderebbe nulla. Anzi. Segnerebbe più di adesso e più di Higuain.

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