1 - Non tutti si ricordano il triangolo Lizarazu-Zidane-Dudarry: il Bordeaux di metà anni '90 era uno spettacolo, e Zizou, dopo l'avvio di carriera a Cannes, inizia a costruire i primi successi: vince la Coppa Intertoto con 5 gol in 8 partite, poi l'anno dopo viene sconfitto in finale di Coppa UEFA, ma si toglie lo sfizio di eliminare il Milan del connazionale Desailly. 

2 - Nell'estate del 1996 arriva in Italia, la Juventus di Lippi lo paga 7,5 miliardi di lire. Vince lo scudetto, la Coppa Intercontinentale e la Supercoppa Europea, ma si ferma ancora una volta in finale, stavolta di Champions, sempre contro una squadra tedesca: il Borussia Dortmund. Perde anche la finale dell'anno successivo contro la sua futura squadra, il Real Madrid, ma il bilancio con la Juve è più che positivo: al palmares si aggiungono un campionato, una Supercoppa Italiana e un'altra Intertoto. 

3 - I Mondiali di Francia 1998 lo lanciano come uno dei migliori giocatori al mondo. La finale, dominata per 3-0 contro il favoritissimo Brasile, lo vede troneggiare con una doppietta di testa. E' forse questo l'apice della carriera di Zidane, riconosciuto anche da un premio individuale non di poco conto. 

4 - Il Pallone d'Oro 1998 certifica la superiorità di Zidane, che non lo vincerà anche nel 2000 solo a causa dei cartellini rossi ricevuti in Champions League. 

5 - La Francia vince anche Euro2000, ahinoi in finale e al Golden Gol con l'Italia. Zidane guida i transalpini verso una doppietta che sarebbe poi riuscita anche alla Spagna nel 2008 e nel 2010, in ordine invertito. 

6 - 2000-2001 è la stagione del passaggio al Real Madrid (per 150 miliardi di lire), squadra con la quale vince finalmente la tanto agognata Champions League. E non in modo banale: in finale con il Bayer Leverkusen, su cross da sinistra di Roberto Carlos, Zidane segna uno dei gol più iconici della storia, al volo, e consegna al Real la Coppa dalle Grandi Orecchie.  

7 - Con i Galacticos Zidane, oltre alla Champions appena menzionata, vince pochissimo se si pensa al valore della rosa in quegli anni: un campionato spagnolo, una Supercoppa Europea, una Coppa Intercontinentale, due Supercoppe di Spagna.

8 - Ed eccoci all'ultimo ballo, il Mondiale 2006, dopo che 2002 ed Euro 2004 si erano conclusi in due fiaschi. La Francia, partita malissimo nel girone, agguanta il passaggio del turno all'ultimo ma poi diventa una macchina perfetta. In finale, va in vantaggio sull'Italia proprio con un rigore calciato con il cucchiaio da Zizou, ma subisce il pari di Materazzi e perde quando i rigori stessi diventano decisivi. Senza il suo capitano...

9 - Unica ombra, praticamente, in una carriera di luci, è la testata rifilata a Materazzi ai supplementari della finale 2006, che è costata a Zidane l'espulsione nell'ultima partita ufficiale giocata. Una conclusione indegna di un campione di tale levatura. 

10 - Ma Zidane in campo ha lasciato un ricordo di sé diverso, e noi scegliamo come suo capolavoro il quarto di finale contro il Brasile, battuto 1-0 grazie ad una zampata di Henry su una punizione battuta, manco a dirlo, da Zizou. Che nell'arco dei 90 minuti fece tornare letteralmente sulla terra i vari Ronaldinho, Ronaldo, Kakà, Juninho, Roberto Carlos, Cafu, Adriano, Dida, Lucio, strafavoriti per la vittoria finale. Un dejà vu, se si pensa a come era andata nel 1998...