Gennaro Iezzo era a Vila-Real poco meno di un anno fa, quando il Napoli, dopo lo 0-0 dell’andata si giocava la qualificazione agli ottavi di Europa League contra la stessa squadra che oggi si frappone fra gli azzurri ed una storico passaggio di turno in Champions League, a spese del Manchester City di Mancini e Balotelli.
“Noi eravamo meno esperti di quello che è il Napoli oggi”, dice Iezzo a Calciomercato.com alla vigilia della decisiva sfida al Villareal.

“Mi ricordo che al Mestalla ero in panchina fra Gianluca Grava e Edinson Cavani. Lui fremeva per entrare e fare gol,  ma Mister Mazzarri lo aveva lasciato in panchina perché di lì a pochi giorni sfidavamo il Milan a San Siro, ed eravamo ancora in corsa per lo scudetto. Controllavamo la partita, però avevamo sbagliato troppo. E loro ci punirono. Alla luce di quanto è successo fino ad oggi, con le bellissime prove date dai ragazzi in Champions, posso dire che allora perdemmo solo perché avevamo meno esperienza degli spagnoli in partite di quel livello.”

E oggi come sta messo il Napoli? Ha possibilità di passare il turno proprio su quello stesso campo?

Di che tipo di stimoli ha bisogno una squadra arrivati a questo punto?
“Proprio di nulla. Quando giochi a Napoli, a questi livelli, con la possibilità di continuare a scrivere una storia bellissima, dopo i trionfi dell’epoca di Maradona, non c’è niente che ti stimoli di più. Ho parlato con Gianluca (Grava) che ormai è recuperato, e mi ha detto che nello spogliatoio c’è una grande atmosfera. Tutti sono coscienti della grande occasione che hanno e non vogliono lasciarsela sfuggire. Del resto, l’entusiasmo dei napoletani non passa di certo inosservato, e i miei ex compagni hanno imparato a gestire certe emozioni positive.”

Si preannuncia un grande esodo in Spagna. Lei dove vedrà la partita?