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    Talismano e perfetto con Higuain: Calhanoglu è il perno del Milan

    Talismano e perfetto con Higuain: Calhanoglu è il perno del Milan

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    Tra i tanti meriti di Gennaro Gattuso dal giorno del suo approdo sulla panchina del Milan ad oggi quello di aver recuperato giocatori che sembravano persi, poco valorizzati dalle precedenti guide tecniche. L'esempio più emblematico rimane Hakan Calhanoglu, oggetto misterioso nei suoi primi 4 mesi italiani e corpo estraneo alla squadra con Montella, incisivo e alla fine decisivo per le sorti del risultato da quando ad allenare il Milan c'è l'ex centrocampista. Sono 6 gol tra campionato ed Europa League e altrettanti gli assist realizzati dal fantasista turco da quando il suo destino si è incrociato con quello di Gattuso, ma c'è un dato che ne evidenzia ulteriormente l'importanza nel Milan attuale.

    SENZA CALHA... - Calhanoglu ha saltato solamente 3 partite nell'anno solare 2018 e, quando l'ex Leverkusen ha marcato visita, per i propri compagni sono stati spesso dolori. Pareggio per 1-1 a Torino e ko interno col Benevento nel passato campionato, esordio con sconfitta nel torneo da poco iniziato a Napoli: 1 pari e 2 sconfitte il magro bottino rossonero quando non c'è il numero 10 ad accendere la luce. Al suo rientro, nella vittoria in extremis con la Roma, si è compreso il perché sia un giocatore adatto alle idee di Gattuso e in prospettiva perfetto per valorizzare un centravanti come Higuain, con cui l'intesa anche fuori dal campo cresce. 

    NON C'E' SOLO SUSO - Il fatto di rappresentare un'alternativa a Suso come fonte di gioco offensiva e la sua maggiore propensione al gioco in verticale e agli scambi nello stretto rappresentano elementi concreti a sostegno della sua imprescindibilità. Perché anche i numeri lo confermano: senza Calhanoglu in campo, il Milan non vince.

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