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    Talismano Biabiany: parlano i numeri, con lui Inter invincibile

    Talismano Biabiany: parlano i numeri, con lui Inter invincibile

    L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport evidenzia l’ottimo momento di forma di Jonathan Biabiany, rientrato in campo dopo il problema cardiaco che lo ha tenuto lontano per un anno dall’attività agonistica. L’ex Parma sembra un calciatore diverso, addirittura migliorato sotto il profilo tecnico, dove in passato si è a tratti mostrato lacunoso:

    IL TALISMANO - "Assist, gol, vittoria. Il climax ascendente di Jonathan Biabiany è così rapido e indiscutibile che forse Roberto Mancini noterà anche una piacevole curiosità. Se il francese parte titolare, l’Inter vince senza subire gol. Il personale score dell’esterno parla di 5 gol complessivi segnati dai nerazzurri con lui in campo fin dal principio e nessuno subìto tra Frosinone e Genoa. Una media da re, il re talismano. Jonathan porta bene insomma. E fa del bene. A sé, all’Inter, ai compagni"  

    IL SECONDO TEMPO -  "C’era un tempo, il primo della sua vita, in cui il francese sembrava un atleta prestato al calcio. Grandissima rapidità, meno attenzione alla tecnica. L’intervallo a cui lo ha costretto un problema al cuore è stato determinante per la costruzione di una tecnica migliore. Ed ecco qui il Biabiany del secondo tempo, quello che l’Inter ha messo sotto contratto a sorpresa e che Mancini - a sorpresa - sta utilizzando con una certa continuità. Jonathan non va più solo per linee esterne, non ha bisogno di vedere la linea laterale con la coda dell’occhio per mantenere l’orientamento e l’equilibrio. Jonathan va veloce anche verso l’interno. Lo si è visto decisamente sabato sera contro il Genoa: lui a destra e Ljajic e sinistra. Puntavano e rientravano per tentare la conclusione o per aspettare la sovrapposizione del terzino. Un modo naturale di portar via l’avversario e di creare spazio per l’accorrente compagno. Biabiany ha approfittato dell’intoppo fisico che il destino gli aveva creato più di un anno fa. Ha girato a suo favore ciò che il cuore momentaneamente gli aveva tolto. Il francese, nei mesi in cui l’attività fisica era vietata per ovvi motivi, palleggiava da fermo, seduto o in piedi, per mantenere la sensibilità del piede". 

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