Talent Scout 'Ecco come collaborare con gli agenti e i vostri diritti'
Calciomercato.com ha chiesto all’Agente FIFA Jean-Christophe Cataliotti, titolare del prossimo corso per aspiranti osservatori di calcio, organizzato dalla Cataliotti Football Workshop a Reggio Emilia sabato 24 novembre (info su www.footballworkshop.it), come può collaborare un talent scout con un agente fifa.
Cataliotti, premettendo che molti ragazzi sognano di lavorare come talent scout, realmente come è possibile realizzare questo sogno magari in collaborazione con un agente FIFA?
Nei nostri corsi, dove intervengono come docenti sia agenti FIFA che osservatori professionisti, viene ogni volta posto l’accento sull’importanza di crearsi un proprio database di calciatori visionati. Il punto di partenza è, pertanto, sempre il campo di calcio. Solo da lì si può concretamente iniziare a porre le basi per intraprendere la libera attività del talent scout.
Messi in cantiere nominativi e caratteristiche di tanti giovani calciatori, come ci si può proporre agli agenti?
Il miglior bigliettino da vista rimane il lavoro svolto. Non è sufficiente presentare un proprio curriculum, sottolineando di “avere occhio” nello scoprire giovani talenti. L’Agente vuole capire, attraverso le relazioni tecniche presentate dall’aspirante osservatore, se si trova davanti a un vero talent scout capace e determinato. Non importa se il talent scout abbia o meno giocato a calcio ad alti livelli, rilevando maggiormente la caparbietà e la voglia di entrare a far parte del mondo del calcio da veri protagonisti. Occorre porsi un obbiettivo preciso, cercando di raggiungerlo con ogni mezzo. Faccio un esempio: portare tre calciatori in un anno in primavere di serie A, con la mediazione necessaria e obbligatoria di un agente dei calciatori, rappresenterebbe già un obbiettivo importante ma non impossibile da realizzare. Ecco da dove partire…
Quali sono i campionati da “battere”?
Senz’altro i campionati giovanili, allievi nazionali, berretti e primavera. Ma in ciò nulla di nuovo. Il talent scout che vuole mettersi in discussione deve essere in grado di scovare talenti dove gli altri non vanno, nei campionati c.d. minori giovanili nazionali, oppure cercar fortuna all’estero. I calciatori “giovani di serie”, ossia tesserati presso società professionistiche, sono sulla bocca di tutti e sono, solitamente, già in mano a qualche procuratore affermato.
E’ immaginabile svolgere l’attività del talent scout per ambire a diventare agenti FIFA o Direttori Sportivi?
Dipende dalle aspirazioni e dalle attitudini personali. Ci sono osservatori che mai vorrebbero cedere alle lusinghe di un’attività manageriale perché amano il calcio giocato e basta, così come esistono tanti altri ragazzi che aspirano all’attività di direttori sportivi o di agenti, ma essendo ancora molto giovani iniziano da quella più immediata dell’osservatore. Da porre in rilievo, tra l’altro, che per essere ammessi al corso per direttori sportivi occorre aver compiuto almeno 25 anni e che per sostenere l’esame per il conseguimento della licenza di agenti dei calciatori occorre essere in possesso del diploma di maturità.
Una curiosità finale: le relazioni tecniche come vanno redatte?
La risposta la forniamo ai nostri corsi, attraverso slide e video di giovani calciatori. Il mio osservatore-docente Paolo Greatti, che ha lavorato per importanti società di serie A e di serie B, svelerà i suoi segreti, che sono il frutto di tanti anni di lavoro e di conseguenti numerose relazioni tecniche. Lui ha iniziato senza che nessuno gli insegnasse nulla, doveva essere capace di carpire i segreti dell’attività dell’osservatore dagli allenatori per i quali aveva lavorato. Oggi, dopo quasi 15 anni di lavoro, cerca di trasmettere, con passione ed entusiasmo, ai tanti aspiranti osservatori provenienti da ogni parte d’Italia, le innumerevoli competenze acquisite sul campo!