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Tachtsidis, primo test per restare al Toro: superato
Dopo tre mesi passati fra continue esclusioni e appena due scampoli di partita, Panagiotis Tachtsidis era ieri sera - contro il Napoli - chiamato alla sua prima, vera prova con la maglia del Torino indosso. E in una sola serata si giocava anche l'intero futuro con la stessa casacca: non aveva del tutto convinto Ventura nei primi mesi sotto la Mole, ma l'assenza di Vives gli dava l'opportunità di giocarsi le proprie carte.
L'ha fatto bene, il giovane greco. Considerando che si trattava, per l'appunto, della prima chiamata a dirigere le danze, l'ex Hellas ha ben impressionato: rispetto al titolare del ruolo garantisce un quid in meno di grinta ma ha comunque operato un discreto filtro, dal momento che Hamsik - per quanto in difficoltà di suo - non ha potuto respirare; e certamente, in confronto sempre allo stesso Vives, verticallizza di più, più rapidamente e soprattutto palla a terra e non solo in "lob", cosa quest'ultima senz'altro più indicata per due come Cerci e Immobile. Basterà per una conferma? Da oggi, per lo meno, Tachtsidis ha acceso il punto interrogativo. I contatti fra Torino e Catania sono però rimandati alle prossime settimane, magari dopo nuovi test.
L'ha fatto bene, il giovane greco. Considerando che si trattava, per l'appunto, della prima chiamata a dirigere le danze, l'ex Hellas ha ben impressionato: rispetto al titolare del ruolo garantisce un quid in meno di grinta ma ha comunque operato un discreto filtro, dal momento che Hamsik - per quanto in difficoltà di suo - non ha potuto respirare; e certamente, in confronto sempre allo stesso Vives, verticallizza di più, più rapidamente e soprattutto palla a terra e non solo in "lob", cosa quest'ultima senz'altro più indicata per due come Cerci e Immobile. Basterà per una conferma? Da oggi, per lo meno, Tachtsidis ha acceso il punto interrogativo. I contatti fra Torino e Catania sono però rimandati alle prossime settimane, magari dopo nuovi test.