Tacchinardi: 'Sturaro vice-Khedira. Alla Juve serve qualità'
Alessio Tacchinardi ha rilasciato una lunga intervista a Tuttosport: l'ex giocatore bianconero ha parlato di molti argomenti, fra cui il mercato della Vecchia Signora, la nuova maglia numero 10 di Paul Pogba e la prossima Champions League. Dopo un importante elogio a Sturaro,"Sturaro è un predestinato e ha tutto per esplodere: glielo dissi anche in tv, dopo Juventus-Real Madrid in cui giocò titolare. E' un interno con dinamismo, potenza, qualità, fame. Con la sua capacità d'inserimento potrebbe all'occorrenza fare il trequartista, Allegri sa come sfruttare queste doti. L'unico ruolo del centrocampo in cui fatico a vederlo è il regista basso, ma cinque anni fa pensavo lo stesso di Marchisio. Poi con l'esperienza acquisti la capacità di dettare i tempi. Magari un giorno Sturaro ripeterà la sua evoluzione". In particolare Tacchinardi ha indicato il giocatore come sostituto di Khedira, attualmente infortunato: "Allegri ha già la soluzione in casa. Bisognerà poi aspettare Khedira, quando ti rompi il crociato serve tempo per tornare in forma. Però il tedesco quando è al top è un giocatore che non si discute. Servirebbe invece più qualità e uno tra Draxler e Götze farebbe compiere un salto in questo senso, ma questo è possibile anche con Gündoğan, che gioca più indietro. Dopo le partenze di Pirlo, Vidal e Tevez saranno Marchisio e Pogba a dover prendere in mano la Juventus, ma servirà ulteriore qualità. La 10 a Pogba? Sono cresciuto con i 10 di Baggio, Del Piero, Totti...però Pogba porta con se quella magia che hanno i numeri 10 e lui è l'esempio dell'evoluzione del ruolo. E' il vero 10 del terzo millennio perché sa fare tutto e tra due anni sarà il migliore al mondo perché ha testa. I fuoriclasse lavorano anche in ferie e Pogba ha già una forma straripante ad agosto. La Champions? Se arriva un grande centrocampista e se Dybala esplode, perché sul rendimento di Mandzukic ci sono pochi dubbi, la Juventus sarà tra le big d'Europa. Poi la Champions è una ruota che gira. Se a Berlino l'arbitro avesse concesso il rigore per fallo su Pogba, sull'1-1, e con il Barcellona alle corde, la finale avrebbe preso un'altra piega"