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Tacchinardi: 'Caldara alla Juve tra un anno? Non è detto...'
MAGIC MOMENT - “Niente pareggio. A meno che il pari non scaturisca da una gara stellare. La sensazione, la percezione suggeriscono tutt’altro. Non posso pensare a una partita diversa da un confronto a mille all’ora. Sarà come una finale, per due motivi. Primo: sono le due squadre che stanno meglio di tutte, dal punto di vista dell’entusiasmo. Secondo: si giocano tantissimo della loro straordinaria stagione”.
PARTITA SCUDETTO - “Se Allegri considerava la partita scudetto quella dell’altra sera col Genoa, contro l’Atalanta potrebbe essere la tappa decisiva. Adesso la Juve sta trovandosi bene con questo modulo. Più giocano così, meglio è. Può cambiare la posizione di Mandzukic, a seconda che ci sia o meno Cuadrado. Ma Higuain per esempio ha bisogno di sbloccarsi, contro il Genoa è rimasto a secco. Niente da fare per l’Atalanta? La Juventus ora come ora è un rullo compressore, la vedo un pelino favorita. Basta vedere come ha stracciato il Genoa. Se non sbaglio il Napoli ha pareggiato con Palermo e Pescara. Voglio dire che mica è facile mantenere sempre una concentrazione tanto granitica”.
TRIPLETE - “Triplete? Sì, la Juve ci crede. Ho parlato recentemente con Nedved, che sta nella stanza dei bottoni, e mi ha detto che questa squadra ha tanta, tanta fame. Non sanno neppure loro dove possono arrivare”.
DOPPIO EX - “Atalanta e Juventus le ho vissute dagli undici ai trentatré anni, prima con una poi con l’altra. Una bella fortuna, in entrambi i casi si cresce nel modo giusto, se alzi la cresta te la tirano giù. Inoltre sono due società simili nel modo di intendere la propria espansione, pur con obiettivi diversi. Poche chiacchiere, molti fatti”.
CALDARA - “Il salto vero deve ancora farlo. Tuttavia l’ho conosciuto di recente per un’intervista. Oggi non è tanto facile trovare un ragazzo così umile, presunzione zero, che soprattutto ha veramente voglia di imparare. Uno che non ti tradirà mai. Se la Juve lo lascerà davvero a Bergamo ancora un anno? Dipende. Bisogna vedere chi resta e chi se ne va, tra gli attuali difensori. Penso a Benatia, che forse si aspettava di essere maggiormente impiegato da Allegri. Comunque c’è anche Rugani, che sta definitivamente convincendo l’allenatore”.
BBC - “Difesa usurata? Non vedo crepe nelle loro prestazioni. Anzi. Chiellini a Barcellona, contro Suarez, ha disputato una partita strepitosa. Bonucci sembra voler spaccare il mondo. E Barzagli non mi pare da meno: quando è entrato, nel finale al Camp Nou, la partita poteva andare avanti tutta la notte ma la Juve di gol non ne avrebbe presi”.