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Taarabt sul mercato, alla ricerca dell'ennesima 'seconda opportunità'
GENIO E SREGOLATEZZA- Taarabt è il classico calciatore collocabile nella categoria “genio e sregolatezza”: indolenza, svogliataggine, poca diplomazia e scarsa professionalità hanno sempre offuscato nella memoria degli addetti ai lavori, ma non di tutti i tifosi, il suo smisurato talento. Taarabt giunge in Inghilterra nel mito del suo idolo Zizou Zidane, un grandissimo: la storia racconta di due carriere dagli esiti agli antipodi. Memorabili sono le dichiarazioni di Harry Redknapp, suo allenatore ai tempi del Qpr: “Adel è un bugiardo” e ancora “Il peggior professionista con cui io abbia mai avuto a che fare”, insomma, non proprio degli attestati di stima. Però al Qpr, e probabilmente solo lì, Taraabt ha mostrato al mondo tutto il suo talento cristallino: 19 gol, 16 assist, Player of the Year e promozione in Premier League al termine della stagione 2010-11. Anche al Qpr però si palesano i tratti più spigolosi della istrionica personalità del marocchino: match contro il Fulham, lite negli spogliatoi con il tecnico Warnock e via, fuga dall’impianto sportivo in autobus, il tutto mentre i propri compagni capitombolavano per sei reti a zero. La classe del marocchino però, in un certo qual modo, gli ha sempre “permesso” di eccedere. Un esempio? Ecco cosa pensava di lui Warnock: “Adel è inaffidabile e frustrante… ma è entusiasmante”. Entusiasmante, così si può definire ciò che, poteva, o meglio avrebbe potuto, far vedere all’interno del rettangolo verde.
SFACCIATAGGINE- La montagna russa della carriera di Taarabt fa tappa a Milano, sponda Milan, in prestito. Una grande occasione di riscatto: nel 2014 il diavolo non passava uno dei periodi migliori della sua storia, ma il Milan è pur sempre Il Milan. Questo lo sapeva anche Adel, che infatti commenta così, con disinvoltura: “Il Milan attraversa un periodo meno glorioso e non fa più parte dei top club nel mondo, però sfondare in rossonero mi aprirebbe le porte di grandissime squadre come il Real Madrid o il Barcellona”. Approdare nella realtà rossonera con ben pochi peli sulla lingua? Fatto. Nonostante le buone prestazioni, non viene riscattato. Torna al Qpr, ma solo di passaggio: dopo una stagione opaca in terra inglese, vola a Lisbona a parametro zero, al Benfica. Esperienza poco fortunata. La carriera di Taarabt però sembra essere intarsiata di nuove occasioni, di mani che protendono verso il fantasista marocchino, di "seconde opportunità": ecco allora il Genoa nel gennaio 2017. Memorabile l'esordio al Franchi, dove con 2 assist contribuisce pesantemente al pareggio finale. Sembrava essere l’inizio di una seconda vita: “Ho perso 11 chili, con Juric sono rinato, chissà se lo avessi incontrato prima...”, e ancora: “Voglio tornare al top, sto bene fisicamente, voglio giocare e vincere col Genoa”, alcune delle dichiarazioni del periodo di vita trascorso a Marassi, ma nulla; seppure si intravedesse una maturità fino a quel momento mai nelle corde del marocchino, le prestazioni non accompagnano le ambizioni. Preziosi decide perciò di non riscattare Taarabt, che torna in Portogallo.
L'ATTUALITA'- Il giocatore non vuole restare in terra lusitana, dove ha verosimilmente vissuto la peggiore delle sue tante vite: il Benfica però ha in mano un contratto fino al 2020. Ed ecco la situazione di questa estate, con Taarabt, marocchino di Fes, classe '89, che aspetta: se la sua buona sorte lo accompagnerà anche stavolta in una nuova avventura, lui sarà pronto per infiammare nuovamente gli stadi con i suoi dribbling e le sue giocate. Adel Taarabt è così: calciatore giramondo, talvolta svogliato, sopra le righe, sempre pronto a cogliere l'ennesima "seconda opportunità".
@ChriMasotti