Swindon su Comazzi:| 'Ma se l'Hellas chiama...'
Il telefono squilla, Alberto risponde. Dall'altra parte il mister. Voce conosciuta, toni decisi. «Ciao Alberto, sono Paolo. Siamo d'accordo? Tu vieni da me, allo Swindon, qui vogliamo vincere il campionato, c'è entusiasmo, e io ho bisogno anche di te». Paolo Di Canio, nuovo allenatore dello Swindon Town, ha contattato pochi giorni fa Alberto Comazzi, ex guerriero gialloblù.
L'occasione è di quelle da acquolina alla bocca. Bella realtà. Londra a due passi. Un club che paga bene e che promette progetti ambiziosi. In più c'è Di Canio alla sua prima esperienza da allenatore manager. «La telefonata - spiega Comazzi - mi ha fatto molto piacere. Di Canio ha scelto il mio nome da una lista che gli era stata proposta. Lo Swindon è appena scivolato nella Terza serie inglese e vuole risalire subito. Io, però, sono dibattuto. Tutto è perfetto, tutto è bello. Ma qui a Verona ha messo radici la mia famiglia. Mia moglie ha aperto un'attività a Pedemonte, e poi deve pensare anche alle mie due bambine di 6 e 3 anni. Certo, sono un professionista, ma prima di tutto un padre di famiglia. Devo dire anche che Di Canio ha usato argomenti convincenti. Progetto ed ingaggio sono davvero molto importanti».
Di Canio chiama, Comazzi ci pensa, l'Hellas resta nel cuore. La situazione si è fatta intrigante, conturbante, decisamente frizzante. Alberto dovrà decidere in pochi giorni. «Sono svincolato - conclude - e ho chiuso da poco il mio rapporto con lo Spezia. Questa nuova opportunità è arrivata inaspettata e devo dire che mi stimola molto. Ma anche l'Hellas in serie B.». Non sarebbe poi così male. Anche perchè Alberto conosce molto bene l'universo gialloblù. Gente che applaude e canta a squarcia gola anche quando la squadra del cuore retrocede. Proprio come in Inghilterra.