Svolta storica: la droga non è più considerata doping
Dal primo gennaio lo "sballo" è consentito fino a 20 ore prima della competizione e dopo il controllo medico successivo: secondo Corriere.it infatti, un atleta positivo a cocaina, eroina, cannabis e ecstasy potrà subire solo una mini squalifica di 30 giorni. La tesi è che l’uso è spesso svincolato dalla volontà di alterare le prestazioni: ma non mancano le polemiche