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Suso: 'Pasticci cinesi, con gli americani tutto tranquillo. Gattuso il numero uno'
SPAGNA - "Se mi vedo in campo domani contro l'Inghilterra? Certo, se fosse per me giocherei tutte le partite. Ho giocato a Cardiff e credo che l'allenatore sia contento perché il livello è sempre alto. Il Suso di Cardiff è quello che aspettava la Spagna? Chi mi conosce sa cosa posso o non posso fare, le mie qualità e i miei difetti. Credo che a Cardiff si sia visto quello che posso dare alla squadra. Notavo che stavo giocando bene. A me piace giocare, qui è più difficile perché il pallone gira rapidamente, ti mettono sempre in buone condizioni, la pressione viene sempre fatta dentro".
LA TRAVERSA - "E' stata una mia tipica giocata, cercavo il palo lontano ma ho visto che era un pelo alta".
LUIS ENRIQUE - "E' tanto diretto quanto sembra? Sì, sa trasmettere i suoi concetti ai giocatori in modo che capiamo cosa vuole da noi. Noto che è stato un giocatore top? Sì, non è stato uno qualunque. Mi ha sorpreso che tatticamente non sia il tipico allenatore spagnolo. Credo che l'esperienza in Italia gli abbia fatto bene, ha quella puntigliosità a livello tattico. Analizza bene e a fondo i rivali per sapere cosa fare".
ZERO MINUTI - "Cosa ho pensato a settembre quando sono tornato a Milano senza giocare un solo minuto? Che volevo giocare! Qui è un sogno, la Spagna è una delle migliori nazionali al mondo ed essere chiamati è un grande premio. Luis Enrique non mi ha dovuto dare spiegazioni: è una persona seria e diretta e io so cosa devo fare".
DA LUIS ENRIQUE AL MILAN - "Cambia il gioco? Non molto, è abbastanza simile. Anche il Milan vuole tenere il possesso, parto dalla fascia per tagliare verso il centro... Gli stili si assomigliano molto".
INGHILTERRA - "Ora viene la partita più importante, quella con l'Inghilterra. E' un avversario molto forte che sa giocare. Ha giocatori giovani che stanno migliorando molto. Ho giocato con molto nella cantera del Liverpool ed è un paese che lavora bene con i giovani. Cosa mi è rimasto degli anni in Inghilterra? Si apprende qualcosa da tutte le parti, lì ho imparato la cultura del calcio. Stare fuori di casa tanto giovani, vivere con un altra lingua, ti aiuta a maturare più velocemente. Un punto per arrivare alle Final Four? Domani è importantissima, la nostra linea è tracciata e se la seguiamo non avremo problemi".
SUSO - "Se ho la magia? So giocare a calcio e ogni passo imparo qualcosa. Si nota che sono spagnolo per come gioco e vivo il calcio, nelle cose che faccio. Ho il DNA della nazionale, sono cresciuto qui da bambino e so come si gioca qui. Cresci, migliori, ma questo non si perde mai".
SERIE A - "Se mi diverto in Italia? Sì, molto. Mi diverto sempre a giocare a calcio, se no farei altro. Il calcio italiano è molto tattico, esigente per i giocatori offensivi e per gli attaccanti è il posto più difficile, perché ogni settimana affronti difese ben organizzate, con squadre che sanno sempre cosa fare. Magari non sono i migliori tecnicamente e fisicamente, ma tatticamente lo sono. Ovunque vai impari qualcosa e in Italia ho appreso molte cose a livello tattico, e questo mi rende migliore".
GATTUSO - "In allenamento e in partita è come quando giocava: pura passione e intensità. Però fuori è altro, puoi parlare con lui di tutto: come persona è il numero uno".
NAZIONALE ITALIANA - "E' un gruppo molto giovane, con poca esperienza in partite importanti. Qui abbiamo molte icone e magari a loro manca questo ora. Però hanno tutto per crescere, migliorare e tornare su".
SUSO A MILANO - "Sono molto tranquillo, aspetto il bambino che arriverà tra quattro settimane. Vivo molto tranquillo in una città che mi piace molto e ha tutto. Se segno la dedica? Sì, ad Alessio, che sarà il suo nome, e alla mia fidanzata. Ne ho segnati due al Sassuolo e mi ha fatto un po' di rabbia non dedicarli a loro. Però so che era un momento delicato per il club, arrivavamo da tre pareggi di fila".
MILAN CALMO - "Sì è calmato tutto. Dopo il pasticcio dei cinesi, ora con gli americani si è calmato tutto. Sono entrate nel club leggende come Maldini e Leonardo, gente che conosce il calcio e il club. Se Maldini mi ha dato consigli? Osserva molto e parla poco. La verità è che si impone per quello che è, fa un po' effetto chiedergli qualcosa. Però ci è sempre molto vicino".
SUSO A CASA - "Mi piace stare sul divano a guardare la tv. Se guardo tanto calcio? Non molto: le belle partite chiaramente le guardo, però in casa preferisco guardare un film o un bel programma".