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Suso è imprescindibile per questo Milan
Suso ha rotto l'incantesimo. Dopo 1728 minuti lo spagnolo ha trovato la via della rete con un sinistro a giro proprio nella stessa porta di dodici mesi fa. Nel finale anche la gioia della seconda doppietta dopo quella nel derby del 2016. La migliore risposta a qualche critica ricevuta, il numero 8 rossonero ha superato l'ennesimo esame della sua avventura in rossonero. Il folletto di Cadice è un giocatore fondamentale per questo Milan: quando apre il compasso disegna traiettorie magiche, i suoi dribbling permettono alla squadra di salire e respirare nei momenti di difficoltà.
ABBRACCIO CON GATTUSO - Uno dei momenti più significativi della serata del Mapei è tutto racchiuso nell'abbraccio tra Suso e Gattuso al momento del gol. Un'istantanea che racconta alla perfezione il rapporto che si è creato tra due dei simboli di questo Milan. Jesus negli ultimi mesi sta avviando una percorso tanto ambizioso quanto importante: meno individualista e più leader, dentro e fuori dal campo. La voglia di caricarsi la squadra sulle spalle si era già vista nelle trasferte di Cagliari ed Empoli ma solo due serate da superman dei rispettivi portieri, Cragno e Terracciano, aveva reso meno tangibile questa missione. Che a Reggio Emilia ha trovato finalmente una prima realizzazione.
SUSO COME INSIGNE - "Per completare la sua crescita deve conoscere meglio Higuain, deve sterzare meno con il Pipita, se ci riuscisse potrebbe essere come Insigne quando erano compagni al Napoli. Può fare tanti gol ma farne fare tanti a Higuain". Così si è espresso Gattuso nel post-gara, un segnale chiaro e preciso rivolto al suo pupillo. Perchè per tenersi stretto il Milan, con una finestra aperta sul possibile rinnovo, e la nazionale spagnola serve un giocatore capace di completare il proprio repertorio. Suso è imprescindibile per questo Milan, dissipati anche i recenti dubbi nati dopo il periodo di astinenza da gol.