Superlega, ripresi i dialoghi con i club di Premier League
I CLUB USCITI - Tra i membri fondatori del progetto originale della Superlega nell'aprile 2021 c'erano anche Manchester City, Arsenal, Chelsea, Liverpool, Manchester United e Tottenham, ma le società si sono rapidamente ritirate dopo le proteste dei tifosi e le pressioni delle autorità calcistiche nazionali ed europee, appoggiate dal governo britannico. I sei club hanno preso le distanze dai tentativi di rilancio del progetto a seguito della sentenza della CGUE, ma Bernd Reichart ha affermato che il dialoghi con tali club per la Superlega sono in realtà ripresi.
PARLA REICHART - L'amministratore delegato di A22 ha spiegato: "Tutti stanno cercando di farsi un’idea di cosa potrebbe significare tale sentenza - ha detto Reichart, come riporta Calcio e Finanza -. È un obbligo professionale dei club sapere cosa questo cambiamento nella governance nelle competizione europee potrebbe significare per tutto il movimento".
OPPORTUNITA' - Reichart ha poi continuato: "La Superlega è una grande opportunità. Perché non dovremmo tutti assumere una visione neutrale e decidere cosa è meglio per i club, i loro giocatori e i tifosi? Siamo consapevoli che le società di tutta Europa sono immerse in questo processo e cerchiamo di assisterle e aiutarle".
DAL PUBBLICO AL PRIVATO - Secondo quanto riferito da Reichart, alcuni club, nonostante i messaggi pubblici di sostenimento dell'attuale modello UEFA, spingono per vedere dei cambiamenti. Una mossa che si è resa obbligata per non "ricevere chiamate dalla classe politica ogni volta che si affacciano alla finestra per vedere se c’è qualche occasione nuova e potenzialmente migliore rispetto all’attuale status quo".
NESSUNA SCADENZA - Reichart ha poi spiegato: "Non abbiamo fissato una scadenza e non abbiamo invitato le persone a fare dichiarazioni perché non vogliamo che i club ricevano proprio quelle stesse chiamate a cui accennavo prima. La Superlega non è una iniziativa che tenta di dividere la comunità calcistica in due differenti parti. Penso che sia assolutamente giusto e positivo parlare con questi club in modo non ufficiale, così che non si sentano sotto pressione e possano davvero decidere. Nel Regno Unito ci sono ancora tante idee sbagliate che vanno sfatate e bisogna riuscire a spiegarci meglio, ma non è mai stato l’intento di questa iniziativa quello di staccarsi dai club della Premier League e mai lo sarà".
CASO SUPERLEGA - Nel frattempo, questo giovedì un tribunale di Madrid comincerà ad analizzare il caso Superlega dopo la sentenza della CGUE che ha seguito le domande poste proprio dai giudici spagnoli in merito al presunto monopolio, poi confermato, stabilito dalle regole in vigore della UEFA, riporta Calcio e Finanza.