Supercoppa: 'Il Napoli non va in Cina!'
Sfida prevista l'11 agosto a Pechino, la scelta del Napoli già comunicata a Juventus e Lega.
De Laurentiis shock: "La Supercoppa non voglio più giocarla in Cina".
Niente più Pechino, almeno nelle intenzioni di Aurelio De Laurentiis che sembra deciso a riportare in Italia la sfida di Supercoppa contro la Juve in programma l'11 agosto. La sorprendente indiscrezione, arrivata dalla Cina nel tardo pomeriggio di ieri, è stata confermata in serata dal responsabile della comunicazione del Napoli, Nicola Lombardo.
Dietrofront - Con una lettera indirizzata alle autorità cinesi, il presidente del Napoli ha spiegato che dal punto di vista organizzativo la trasferta a Pechino comporterebbe molte difficoltà per i tifosi azzurri, che sarebbero praticamente impossibilitati a riempire le tribune dell'avveniristico Nido d'Uccello, lo stadio che dovrebbe ospitare la partita. Costosa, anzi costosissima, la trasferta in Cina per i tanti tifosi che avevano ormai rinunciato all'ipotesi di essere al fianco della squadra nel primo impegno ufficiale della nuova stagione. Non a caso, nei giorni scorsi in città erano comparsi numerosi striscioni che criticavano per l'appunto la scelta di disputare una gara sentita come Napoli-Juve nella lontanissima Pechino. Non è però questo il solo motivo che ha spinto De Laurentiis a fare dietrofront.
L'anno del drago e il S. Paolo - Infatti, il presidente del Napoli aveva in mente di organizzare a pochi giorni dalla Supercoppa un triangolare con due squadre cinesi (le candidate erano il Guoan di Pechino e lo Shanghai Shenhua) che avrebbe fruttato un grande ritorno economico e di immagine al Napoli. Il club azzurro stava lavorando da tempo in tale direzione, pur senza mai aver ufficializzato l'appuntamento in questione, ed invece la burocrazia cinese ha messo i bastoni tra le ruote al progetto di De Laurentiis. Problemi di sicurezza, a quanto pare. Così, la Dragon Cup, che avrebbe celebrato l'anno del drago attualmente in corso secondo lo zodiaco cinese, non si disputerà (questo è certo) e la cosa pare aver particolarmente infastidito il presidente del Napoli, che tra l'altro ieri era in città per una rimpatriata con gli ex compagni di scuola e, soprattutto, per incontrare il sindaco De Magistris. Con quest'ultimo, De Laurentiis ha discusso della questione stadio (a breve verranno effettuati lavori di ristrutturazione al San Paolo con i soldi che il Napoli deve al Comune: circa 1,3 milioni di euro).
I visti, la Lega e la Juve - Ovviamente, De Laurentiis ha informato della sua iniziativa sia la Lega che la Juventus visto che la macchina organizzativa per la Supercoppa si è già messa in moto da un pezzo (il Napoli ha il volo prenotato per il 3 agosto). Tuttavia, anche sotto questo profilo il presidente del Napoli ha riscontrato problemi, stavolta legati ai visti di ingresso in Cina per tutti i componenti della spedizione azzurra a Pechino. Così, l'idea di De Laurentiis sarebbe adesso quella di trovare una soluzione alternativa, anche se il tempo a disposizione è davvero poco ed inoltre c'è un accordo tra la Lega e le autorità locali per disputare a Pechino tre edizioni della Supercoppa tra il 2011 ed il 2014 (lo scorso anno si è giocata lì la sfida tra Milan ed Inter). La Juventus, a dire il vero, aveva inizialmente chiesto di giocare a Torino, salvo poi accettare di venire incontro alla volontà del Napoli annullando anche la tournèe americana pur di arrivare in forma l'11 agosto a Pechino. Adesso, De Laurentiis spera di convincere Agnelli a disputare una Supercoppa con partite di andata e ritorno così da non scontentare i tanti tifosi del Napoli che vorrebbero essere presenti all'evento e magari riuscire a riempire il San Paolo anche in piena estate. Ma il nodo, in questo caso, è nel regolamento.