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    Suning, Sabatini e una rottura nell'aria da mesi: retroscena dell'affare Teixeira

    Suning, Sabatini e una rottura nell'aria da mesi: retroscena dell'affare Teixeira

    • Fabrizio Romano
    L'aria era diventata pesante, pesantissima da mesi. E adesso si è arrivati al punto di non ritorno: le parole al passato di Walter Sabatini, il rammarico di non aver potuto lasciare il segno per l'Inter hanno anticipato un addio già diventato ufficiale con il coordinatore dell'area tecnica per conto di Suning. Dietro le quinte, tra i tanti retroscena, c'è anche l'affare Alex Teixeira che fa da esempio perfetto all'incompatibilità tra le idee di Sabatini e la gestione di Suning.

    COS'E' SUCCESSO - A gennaio, uno dei nomi che il dirigente avrebbe voluto portare all'Inter vista la difficoltà di investimento era proprio il brasiliano attualmente al Jiangsu Suning. Fabio Capello avrebbe infatti preferito un'altra pedina al suo posto, mentre Teixeira avrebbe potuto far comodo all'Inter, pur non scaldando particolarmente la fantasia di Spalletti. Il nome quindi non ha messo d'accordo tutti, ma in particolare il gruppo Suning non ha dato il via libera al trasferimento nonostante da Capello ci fosse disponibilità a fare una scelta del genere visti gli slot ridotti per i giocatori stranieri in Cina, dunque puntando su un altro acquisto. Risultato: tutti scontenti.

    LA STOCCATA - Non bastasse, a febbraio Sabatini ha impostato in prima persona il discorso per la cessione di Teixeira al Corinthians, una volta constatata anche la volontà del giocatore di andar via: accordo praticamente pronto, ma all'improvviso da Suning arriva lo stop. "Il Corinthians ha lavorato molto, ma i cinesi hanno cambiato idea all'ultimo momento. E questo accade frequentemente", la frecciata pubblica di Sabatini è il preludio all'addio e la conferma di un modo di fare calcio - da parte di Suning - che ha quantomeno sorpreso il dirigente. Il riferimento infatti è all'estate scorsa, quando il gruppo cinese ha inizialmente dato disponibilità a grandi investimenti per la nuova Inter (da lì i nomi altisonanti circolati per mesi, Arturo Vidal in testa) per poi tirarsi indietro appena iniziato il ritiro, con una semplice comunicazione che ha gelato i dirigenti nerazzurri. Misteri di una macchina ancora ignota a molti, ma che di certo non ha lasciato a Sabatini la libertà di operato necessaria per un dirigente della sua esperienza. Che ora ha detto addio al progetto: l'affare Alex Teixeira è il paradigma delle cause
     

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