Suning, quante porte in faccia. Tanti obiettivi sfumati: c'è una speranza
STRANEZZE - A prescindere dal Fair play finanziario che, sempre inizialmente, pareva poter essere più morbido, visto l’insediamento della nuova proprietà, che contava sulla triangolazione con lo Jiangsu. Perché l’Uefa avrebbe acconsentito al prestito di un calciatore acquistato dal club asiatico. Peccato che il mercato in Cina sia terminato senza alcuna novità in orbita Inter, eppure di tempo ce n’era… Ma questa non è stata l’unica stranezza, anzi, nei giorni sono sfumati altri obiettivi.
NO A JOAO MARIO E GABRIEL JESUS - Gabriel Jesus il più clamoroso: l’esterno brasiliano era l’obiettivo numero uno della società nerazzurra, che voleva ripetere quanto fatto da Moratti con Ronaldo nel 1997. L’intenzione era quella di regalare ai tifosi un prospetto in grado di accendere la folla, un calciatore dalla spiccata fantasia e dal futuro assicurato. La missione era partita, l’Inter ha inviato in Brasile propri emissari per accelerare nella trattativa che, invece, dopo numerose indiscrezioni, dalle quali filtrava molto ottimismo, è sfumata improvvisamente. Da un giorno all’altro l’Inter si è ritirata dalla corsa, è rimasto il City, che adesso, a meno di clamorosi colpi di scena, sembra pronto ad assicurarselo. Ma non va dimenticato Joao Mario, per il quale era iniziata una vera e propria corsa contro il tempo, poi terminata come tutti sappiamo.
MARCIA INDIETRO PER BERARDI E BERNARDESCHI - L’altro obiettivo dichiarato era Domenico Berardi. L’attaccante del Sassuolo era il profilo scelto da Ausilio per accontentare Suning, che aveva chiesto il migliore italiano. Con Verratti praticamente inarrivabile, i nerazzurri si sono fiondati sul neroverde; anche in questo caso giorni e giorni di colloqui, trattative con l’agente, qualche frizione con Juventus e Sassuolo e poi l’improvviso stop. Di Berardi non si parla più. Si vira su Bernardeschi, altro talento del che offre il movimento calcistico italiano, ma in questo caso solo un lieve sondaggio con la Fiorentina, che per il proprio gioiello ha immediatamente sparato alto: ci vogliono quasi 30 milioni di euro per portarlo a Milano: marcia indietro.
UNA COSA NON QUADRA - Allora si va su Antonio Candreva, pista aperta già da diverso tempo. Lotito lo valuta circa 25 milioni di euro, il calciatore - si dice - è già d’accordo con l’Inter per gli emolumenti. Tutto perfetto, è integro, piace a Mancini e conosce bene il calcio italiano. Nel suo ruolo è tra i migliori del torneo ormai da anni. C’è solo una cosa che non quadra: non è quel giovane di cui parlava Suning al Cda, visto e considerato che ha ormai 29 anni. Allora le domande sorgono spontaneamente: cosa è accaduto nel frattempo? Sono cambiate le regole del gioco? Ma l’Inter non sapeva che per prendere Gabriel Jesus occorrevano almeno 40 milioni? E quei 40 milioni saranno reinvestiti per qualcun altro? Insomma, Suning verrà sicuramente fuori con il tempo, si spera, ma al momento non sta donando l’idea di concretezza e chiarezza d’intenti. L'unica speranza che rimane eccesa nei tifosi, come il carbone ardente sotto la cenere, è che abbiano in serbo un clamoroso colpo a sorpresa. Si attende, ancora un po'...