Suning, ora la situazione è grottesca: coi soldi di Lukaku ci vogliono almeno 4 colpi
Io non dimentico tutto questo ma in questo momento sto vacillando pure io. Non sono uno di quelli che chiude gli occhi davanti alle conseguenze della pandemia, vedo che il mondo del calcio è in grande difficoltà, mi accorgo che anche le altri big italiane si muovono cercando di evitare le sabbie mobili della mancanza di denaro, ma la questione Lukaku è diversa. La partenza di Hakimi ha di fatto (secondo quello che ci è sempre stato detto e io lo prendo per vero) sistemato il buco di bilancio che derivava dai mancati introiti della stagione passata e di quella precedente. Non sono ingenuo, sapevo che ci sarebbe stato bisogno di incassare ancora qualcosa e che il mercato in entrata sarebbe stato complicato. Mi aspettavo piccole cessioni, tagli di stipendi e acquisti in prestito ma non questo, assolutamente non questo.
Arrivo anche a capire la cessione di Big Rom a quelle cifre: 140 milioni per un giocatore (anche se parliamo del migliore d’Europa) che l’anno prossimo compirà 29 anni non si possono rifiutare a patto che quei soldi vengano spesi sul mercato per rinforzare la squadra. Faccio un’ipotesi: se quei 140 milioni fossero poi spesi per prendere Gabriel Jesus dal City (24 anni, ingaggio 4,5 milioni e prezzo accessibile) e Vlahovic dalla Fiorentina (22 anni, ingaggio basso e investimento di 60 milioni garantito) oltre che per prendere Dumfries e Nandez io fare pure gli applausi. Ma se, come sembra, Suning ha intenzione di tenersi tutto il malloppo per investire la miseria di 30-40 milioni allora proprio non ci sto.
Marotta e Ausilio in questi anni hanno lavorato benissimo ma bisogna però farli agire nelle migliori condizioni e non mettere loro il bastone tra le ruote obbligandoli a salti mortali e figuracce nei confronti di stampa e tifosi. Marotta ha dato la sua parola prima su Hakimi unico partente e poi sull’incedibilità degli altri big, figuratevi su Lukaku. Suning facendo così sta destabilizzando un ambiente che già viene destabilizzato dai media ad ogni piccolo soffio di vento, figurati se agli squali fai pure vedere il sangue. Così non va bene e le proteste dei tifosi sono un sintomo non più trascurabile di insofferenza verso una gestione societaria che adesso è sempre più incomprensibile.
Ripeto: non discuto la bontà dell’operazione Lukaku (che io adoro come la totalità dei tifosi nerazzurri) ma pongo degli enormi dubbi sulla gestione degli eventuali introiti di questo “sacrificio”. Senza Lukaku l’Inter (che ha già perso Conte, Hakimi e Eriksen) perde il 60% del suo potenziale, il belga non va rimpiazzato perchè rimpiazzarlo è impossibile. La squadra senza Big Rom va “rifatta”, ripensata e al posto suo devono arrivare 2 punte e non solo una di ripiego. È molto semplice leggere così la realtà dei fatti ed è ovvio che Marotta e Ausilio questo ragionamento lo abbiano fatto. I dirigenti nerazzurri ovviamente non sono contenti di dover perdere a metà agosto il proprio giocatore principe, ma saprebbero benissimo come costruire una squadra più forte e futuribile con tutti quei soldi. Invece no, non possono e così per loro diventa difficilissimo. Suning dovrà raddrizzare le orecchie, il popolo interista sta già facendo sentire la sua voce e credo che ad oggi non ci si possa più tappare le orecchie.