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Sulle orme di Kovacic e nel mito di Totti: tutto su Lulic, l'ultimo colpo della Samp
Solo il tempo dirà se quello del ds blucerchiato Osti sia stato o meno un grande colpo di mercato, ma le credenziali con le quali si presenta alla Sampdoria il centrocampista croato classe '96 Karlo Lulic (nella foto di republika.eu) sono di tutto rispetto. Con un vero e proprio blitz, la società ligure ha messo le mani su uno dei fantasisti più interessanti nel panorama europeo, un talento cristallino su cui avevano messo gli occhi anche la Roma del sempre attento Walter Sabatini e il Borussia Dortmund, società che in queste ultime stagioni ha lanciato tantissimi giovani di valore.
LA VETRINA DEL MONDIALE U17- Lulic era senza contratto dallo scorso 30 giugno dopo aver concluso in maniera piuttosto fredda il rapporto col suo ex club, l'Osijek, a causa della volontà manifestata da tempo di tentare un'esperienza in una formazione più importante. Dopo aver debuttato nella massima serie croata a soli 17 anni, Lulic si è segnalato per la prima volta al grande pubblico in occasione dell'Europeo Under 17 del 2013, quando affrontò anche l'Italia di Zoratto nel girone e conquistò uno dei 6 posti per il Mondiale di categoria dell'autunno successivo. In entrambe le occasioni, la Croazia non è riuscita ad esprimere appieno tutto il suo potenziale, nonostante la presenza in squadra di diversi giocatori di classe sopraffina come Halilovic del Barcellona, ma il neo-acquisto della Sampdoria ha fatto in tempo a mostrare tutta la sua classe, abbinata a un fisico già strutturato (è alto 1,86 metri) e pronto per reggere l'impatto con giocatori più esperti.
NEL MITO DI TOTTI- Nasce trequartista, ma può essere utilizzato all'occorrenza come mezzala in un centrocampo a 3; l'ultimo passaggio, il dribbling e la capacità di inserimento (4 reti in 19 partite lo scorso anno) sono le doti principali di un giocatore che ha come modelli tre grandi numeri 10 che si sono affermati nel nostro campionato, come Totti, Kakà e Zidane. Rispetto a questi tre campioni, Lulic vanta una maggiore completezza sotto il profilo tattico, visto che può tranquillamente giocare sulla linea dei centrocampisti. Dopo l'interista Kovacic e il gioiello del Chelsea Pasalic (parcheggiato quest'anno all'Elche), il calcio croato è pronto ad assistere alle prodezze di un altro dei suoi prodotti migliori, col tecnico della Primavera doriana Enrico Chiesa e Sinisa Mihajlovic che avranno il compito di prepararlo per la dura realtà della Serie A.
LA VETRINA DEL MONDIALE U17- Lulic era senza contratto dallo scorso 30 giugno dopo aver concluso in maniera piuttosto fredda il rapporto col suo ex club, l'Osijek, a causa della volontà manifestata da tempo di tentare un'esperienza in una formazione più importante. Dopo aver debuttato nella massima serie croata a soli 17 anni, Lulic si è segnalato per la prima volta al grande pubblico in occasione dell'Europeo Under 17 del 2013, quando affrontò anche l'Italia di Zoratto nel girone e conquistò uno dei 6 posti per il Mondiale di categoria dell'autunno successivo. In entrambe le occasioni, la Croazia non è riuscita ad esprimere appieno tutto il suo potenziale, nonostante la presenza in squadra di diversi giocatori di classe sopraffina come Halilovic del Barcellona, ma il neo-acquisto della Sampdoria ha fatto in tempo a mostrare tutta la sua classe, abbinata a un fisico già strutturato (è alto 1,86 metri) e pronto per reggere l'impatto con giocatori più esperti.
NEL MITO DI TOTTI- Nasce trequartista, ma può essere utilizzato all'occorrenza come mezzala in un centrocampo a 3; l'ultimo passaggio, il dribbling e la capacità di inserimento (4 reti in 19 partite lo scorso anno) sono le doti principali di un giocatore che ha come modelli tre grandi numeri 10 che si sono affermati nel nostro campionato, come Totti, Kakà e Zidane. Rispetto a questi tre campioni, Lulic vanta una maggiore completezza sotto il profilo tattico, visto che può tranquillamente giocare sulla linea dei centrocampisti. Dopo l'interista Kovacic e il gioiello del Chelsea Pasalic (parcheggiato quest'anno all'Elche), il calcio croato è pronto ad assistere alle prodezze di un altro dei suoi prodotti migliori, col tecnico della Primavera doriana Enrico Chiesa e Sinisa Mihajlovic che avranno il compito di prepararlo per la dura realtà della Serie A.