Sudamericano Sub 20: da Alvarez a Luan, i 7 talenti da tenere d'occhio
TALENTI - Tanti, tantissimi, i talenti che potranno mettersi in mostra, ma anche tanti gli assenti illustri come, per dirne tre su tutti, i già chiacchieratissimi in sede di mercato Agustin Almendra (Boca Juniors) ed Ezequiel Barco (Atlanta United) per l'Argentina e Vinicius Junior (Real Madrid) per il Brasile. Una piccola parte d'Italia sarà rappresentata dato che per la Seleccion Albiceleste è stato convocato Facundo Colidio, stellina dell'Inter Primavera, mentre nell'Uruguay sono in lista sia il portiere della Juventus, Franco Israel che il difensore del Pescara (che piace a Inter e Juve), Edgar Elizalde e infine per il Venezuela c'è Christian Makoun sempre della Juve.
I 7 DA TENERE D'OCCHIO - Ma chi saranno le stelle più luminose del torneo? Chi saranno i prossimi uomini mercato? Detto che il Brasile vanta una batteria di promessi fenomeni con Brazao (portiere del Cruzeiro a un passo dall'Inter), Lincoln (anche lui vicino ai nerazzurri dal Flamengo) e Rodrygo (attaccante del Santos già del Real Madrid), e che nell'Argentina giocano giocatori già affermati come Leonardo Balerdi (neo-acquisto del Borussia Dortmund) e Maximiliano Romero (già al PSV) abbiamo scelto 7 talenti da tenere sotto stretta osservazione.
- Pedro De La Vega - Al Sudamericano non doveva esserci, ma è stato richiamato all'ultimo proprio per il forfait di Barco. Attaccante esterno classe 2001 che a 17 anni ha già esordito nel massimo campionato argentino con il Lanus. Rapidissimo e dotato di un bel dribbling sarà l'arma in più dalla panchina per l'Argentina. Curiosità? Il giorno dopo l'esordio in campionato, tornando a scuola è stato accolto da vera star da tutti i suoi compagni e il video è diventato subito virale.
- Gonzalo Maroni - Altro argentino finito su i taccuini di diversi club di Serie A (fu proposto a Milan, Inter e Juventus), Maroni è un enganche (il tipico trequartista sudamericano alla Riquelme) di proprietà del Boca Juniors, con cui ha già esordito più volte in prima squadra e che ora si sta facendo le ossa in prestito al Tallares. Sarà il faro dell'Albiceleste di Batista.
- Jan Hurtado - La prima partita della competizione ha visto l'esordio vincente e a sorpresa del Venezuela contro la Colombia. A decidere il match una splendida punizione di José Sosa (ottimo mancino da tenere d'occhio), ma la stella della Vinotinto potrebbe essere sicuramente Hurtado. Attaccante centrale classe 2000, molto mobile ma ben strutturato, ha giocato il Mondiale Under 17 due anni fa trascinando la nazionale venezuelana alla finale del torneo (vinse l'Inghilterra). Ha già lasciato il Venezuela per approdare al Gimnasia La Plata, ma arriva in Cile in condizioni non ottimali, brillerà?.
- Marcelo Allende - Volante offensivo del Cile padrone di casa, è l'autentico fulcro del gioco della Roja. Classe 1999 di proprietà del Necaxa, in Messico gioca insieme al suo idolo, l'ex-Milan e Fiorentina Mati Fernandez. Due anni fa si presentò a Londra su suggerimento di Alexis Sanchez, suo autentico sponsor, per fare un provino con l'Arsenal. L'affare non andò in porto ma la sua crescita non si è fermata.
- Maximiliano Araujo - L'Uruguay campione in carica potrà contare ancora una volta sul talento di Nicolas Schiappacasse che già due anni fa fu protagonista con la Celeste fino al titolo vinto da sottoquota. Nella formazione allenata da Fabian Coito potrebbe rivelarsi come sorpresa del torneo Maximiliano Araujo, esterno a tutta fascia usato sia da terzino che da ala in Nazionale e con già un bel bottino di presenze nella Primera Division uruguaiana con i Montevideo Wanderers.
- Luan Candido - Suggerire un difensore nell'incredibile rosa della Seleçao favoritissima per la vittoria finale potrebbe essere un rischio, ma nel caso di Luan Candido, terzino sinistro classe 2001 del Palmeiras, il gioco vale la candela. Mancino naturale, è praticamente un'ala aggiunta e in Brasile è già stato paragonato all'esterno del Real Madrid, Marcelo. L'eredità è pesante, la pressione è alta, ma sarà sicuramente uno dei più visionati con l'Inter (che l'ha già trattato in passato) in primissima fila. Nota a margine, ha origini italiane, un problema in meno per lo status da extracomunitario.
- Julian Alvarez - Torniamo in Argentina per l'ultimo talento da tenere sotto osservazione e non è un nome qualunque. Classe 2000 di proprietà del River Plate è un autentico predestinato. Un 9 con un fisico da centravanti atipico (alla Aguero o alla Saviola per restare in tema), ha già esordito in prima squadra, ha trovato spazio anche nella finale di Copa Libertadores vinta contro il Boca Juniors e anche nel Mondiale per Club con 90 minuti all'attivo (e 1 assist) durante la finale per il 3/4 posto vinta contro i Kashima Antlers. Da giovanissimo fece un provino con il Real Madrid, poi tornò in Argentina, fu scartato dal Boca Juniors e approdò al River Plate. L'idolo? Messi e come dargli torto.