In Giappone il sole non sorge più. La nazionale di Takeshi Okada si presenta in Sud Africa con la fiducia sotto i tacchi, con il seguito ai minimi storici e con tante critiche sul groppone.
Le ultime tre partite amichevoli contro Serbia B, Corea del Sud e Inghilterra hanno mostrato i limiti di una squadra costruita male, ricca di talento ma con poco equilibrio. Tra le varie accuse recapitate al ct Okada quella di voler far giocare i suoi come se fossero Brasile o Spagna, senza ovviamente avere gli stessi mezzi tecnici. Sarà, ma il ct giapponese va avanti per la sua strada tanto da osare una previsione: “Arriveremo in semifinale”.
Una vera scommessa, se si pensa che il Giappone nelle quattro edizioni mondiali non mai è andato oltre gli ottavi di finale. Davanti a Narazaki, che ha vinto il ballottaggio con Kawashima per una maglia da titolare, la difesa dovrebbe essere a quattro, anche se nella sfida di preparazione contro i cugini coreani si è visto uno schieramento a tre. Il leader indiscusso è Marcus Tulio Tanaka, nato in Brasile e protagonista di uno dei trasferimenti più rumorosi dell’anno, dagli Urawa Reds ai Nagoya Grampus, accanto a lui il blocco dell’Fc Tokyo composto da Konno e Nagatomo. Ma è a centrocampo che il Giappone ha maggiore qualità: oltre all’ex Reggina e Celtic Shunsuke Nakamura, tornato in patria agli Yokohama Marinos, da seguire il centrocampista del Gamba Osaka Yasuhito Endo, miglior giocatore della scorsa Champions League asiatica, e il capitano degli Urawa Reds Yuki Abe, giocatore polivalente in grado di giocare in tutte le posizioni. Il talento c’è anche nei piedi di Junichi Inamoto, ex Fulham e Arsenal ed è garantito dagli “europei” Matsui e soprattutto Keisuke Honda, avversario dell’Inter in Champions League con il suo Cska Mosca.
L’attacco è invece l’anello debole dei Samurai: il catanese Morimoto è sicuramente un giocatore di prospettiva, ma non è una prima scelta. E due dei restanti quattro giocano in squadre che lottano per non retrocedere nella J League: Kisho Yano nell’Albirex Nigata e Okubo nel Vissel Kobe. Nelle ultime tre partite amichevoli il Giappone ha segnato solo un gol e per di più con il Marcus Tulio Tanaka, un difensore centrale. Manca un vero goleador, chissà cosa stanno pensando Ryochi Maeda, miglior marcatore dell’ultima J-League e Shinjo Kagawa, talento appena portato in Europa dal Borussia Dortmund e inspiegabilmente dimenticato da Okada.
CT: Takeshi Okada
Portieri: Seigo Narazaki (Nagoya Grampus), Eiji Kawashima (Kawasaki Frontale), Yoshikatsu Kawaguchi (Jubilo Iwata).
Difensori: Yuji Nakazawa (Yokohama Marinos), Marcus Tulio Tanaka (Nagoya Grampus), Yuichi Komano (Jubilo Iwata), Daiki Iwamasa (Kashima Antlers), Yasuyuki Konno (FC Tokyo), Yuto Nagatomo (FC Tokyo), Atsuto Uchida (Kashima Antlers)
Centrocampisti: Shunsuke Nakamura (Yokohama Marinos), Yasuhito Endo (Gamba Osaka), Kengo Nakamura (Kawasaki Frontale), Junichi Inamoto (Kawasaki Frontale), Yuki Abe (Urawa Red Diamonds), Makoto Hasebe (Wolfsburg), Keisuke Honda (CSKA Mosca), Daisuke Matsui (Grenoble)
Attaccanti: Shinji Okazaki (Shimizu S-Pulse), Keiji Tamada (Nagoya Grampus), Yasuhito Okubo (Vissel Kobe), Kisho Yano (Albirex Niigata), Takayuki Morimoto (Catania)
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