Genio e sregolatezza, che ancora ancora una volta è degenerata in un episodio da censura. Luis Suarez si è preso le prime pagine dei giornali, ma questa volta non per il 23esimo gol in 33 partite di Premier realizzato nel weekend,  non per le giocate da urlo o per le voci di mercato che lo vedono protagonista. L'attaccante uruguaiano ha fatto scandalo per il morso al braccio di Ivanovic, durante Liverpool-Chelsea, un gesto folle che ha fatto il giro del mondo che potrebbe costargli una lunga squalifica. Un deja vu, perchè Suarez non è nuovo a questo tipo di "situazioni". Nel 2010, quando giocava con l'Ajax, rifilò "un morso alla Tayson" sulla spalla a Bakkal del Psv, rimediando 8 giornate di squalifica.

A fine partita il diretto interessato ha chiesto scusa a tutti, cercando di fare da pompiere, ma salvo sorprese la sua stagione finisce qui. La FA lo conosce bene, per averlo squalificato sette giornate per gli insulti razzisti ad Evra, e non sembra disposta a fare sconti. Come dargli torto.

Il Liverpool, intanto, per bocca del direttore generale Ian Ayre, ha ammesso che il club prenderà provvedimenti, ma ha escluso un addio di Suarez al termine della stagione: "Lavoreremo con lui dal punto di vista della disciplina in campo, cederlo non è nei nostri piani. Suarez è un grande giocatore, la scorsa estate ha rinnovato per altri quattro anni e non andrà via".