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PERNAMBUCO L'HA DETTO UN MESE FA: 'Su Giaccherinho ha avuto ragione Conte'
Riproponiamo il suo articolo del 17 Maggio 2016
Finalmente qualcuno se ne è accorto: è stato uno dei migliori centrocampisti del Campionato appena concluso. Ma chi l’avrebbe detto? Forse solo Conte, che però non osteggiò più di tanto il suo passaggio alla Premier League.
Stiamo parlando di Giaccherinho, oriundo aretino che fece grande il Cesena e non sfigurò alla Juve, anzi. Giaccherinho che salta l’uomo e sa fare l’ultimo passaggio, che non dà punti riferimento perché svaria da destra a sinistra con somma naturalezza, che rientra. Giaccherini, il gregario, un po’ soldatino Di Livio un po’ Garrincha, aveva deciso di mollare il calcio. Non quando gli tolsero la milza dopo uno scontro di gioco, ma a causa di una caviglia ballerina, (avrebbe compromesso in parte anche la sua avventura inglese) che gli aveva fatto pensare di tornare a fare l’operaio a Talla, tra il Valdarno e il Casentino.
Il suo unico difetto è la modestia, anche se il suo procuratore, Ferruccio Valcareggi, gli fa percepire un buon stipendio. Ma sono 2 milioni di Euro strameritati, perché è uno di quei giocatori che, come si dice con una frase strafatta, “ogni allenatore vorrebbe avere”. Gli dicono di giocare tra le linee e lui lo fa, di provare a puntare la porta e lui segna o tira nello specchio. Nella Juve giocò anche terzino. Pronto a tutto, mai una discussione, sempre felice di entrare in campo. Fatica, divertimento, abnegazione ed anche classe.
Bisoli che lo allenava nel Cesena, disse che aveva un solo difetto : “Troppo buono. Non in campo, ma come persona”. E’ vero essere “troppo buoni” e “troppo corretti” oggi stona un po’. Rientrato in punta di piedi nel nostro campionato, ne è stato protagonista. Potrebbe esserlo anche in questa Nazionale senza pretese, ma con un Giaccherigno in più.