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    Facebook, due pesi e due misure a favore dei VIP: il caso Neymar

    Facebook, due pesi e due misure a favore dei VIP: il caso Neymar

    • Laura Cimino
      Laura Cimino
    Cosa succede nel mondo dei social se sei un VIP? A quanto pare, su Facebook, a volte, la legge non è uguale per tutti. Secondo la politica delle piattaforme, alcuni contenuti prodotti da utenti possono essere “bannati”, eliminati, se non rispettano dei criteri stabiliti. Questi criteri, ideati dalla commissione di Facebook, hanno lo scopo di proteggere gli iscritti da quelli che potrebbero essere contenuti sensibili o discriminatori, eliminandoli dai profili e, a volte, sospendendo per qualche periodo questi ultimi. 

    Ma che succede se i soggetti alle regole di moderazione di Facebook sono VIP? Secondo un’inchiesta del Wall Street Journal, sulla piattaforma, 5.8 milioni di VIP sono inseriti all’interno di una whitelist, detta XCheck. Questo gruppo, a differenza di ciò che succede per tutti gli altri utenti, ha dei privilegi in merito alle restrizioni imposte dalla piattaforma; sembrerebbe infatti, che solo il 10% di questi abbiano subito moderazioni, a differenza di molti altri i cui post sono rimasti online per tanto altro tempo. 

    Caso simile è stato quello del calciatore Neymar, il quale pubblicò foto di una donna nuda online. Il suo contenuto non venne bloccato, come succede normalmente, ma fu rimosso in seguito, a detta di Facebook per problemi tecnici. Questo perché Facebook ha stabilito che questo tipo di programma “VIP” fosse necessario, in quanto silenziare o eliminare i post di un personaggio famoso e molto seguito porterebbe ad un accanimento della stampa e ad avere effetti negativi sull’immagine della piattaforma, come successe nel caso di sospensione del profilo Facebook dell’ex Presidente USA, Donald Trump. 

    La mancanza di trasparenza di dati e utenze nella piattaforma di Facebook non è una novità, e ancor meno che i VIP, all’interno di questa, siano soggetti ad un “occhio di riguardo”. Ma è importante tutelare e far sì che ogni utente aderisca alle stesse regole e imposizioni, soprattutto su una piattaforma che vede l’accesso di miliardi di persone e giovani. 

     

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