Striscione pro Mussolini e cori razzisti, la Lazio: 'Nostri tifosi non sono fascisti, noi danneggiati da minoranza'
Il Milan condanna i cori e ululati razzisti scanditi dai tifosi della Lazio contro Bakayoko e Kessiein occasione della semifinale di ritorno di Coppa Italia, ma la società biancoceleste non ci sta e prende anche le distanze dagli ultras che nella mattinata avevano esposto uno striscione pro Mussolini vicino a piazzale Loreto. Il portavoce del club, Arturo Diaconale, commenta all'Ansa: "La Lazio prende le distanze da queste manifestazioni che non c'entrano niente nello sport e che invece rientrano in una logica politica. Non bisogna mescolare i due piani, altrimenti si fa quello che stanno facendo alcuni media: non è vero che i laziali sono nostalgici fascisti. Fare tutta di tutta l'erba un fascio, è mentalità fascista. Buu razzisti? Se ci sono stati, sono stati sopravanzati dal resto del pubblico e l'arbitro non ha sentito nulla. Noi siamo parte lesa, i danni di queste minoranze ricadono sulla società e sui tifosi", prosegue Diaconale, sottolineando che "la stragrande maggioranza dei tifosi laziali non accetta questi episodi".