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    Strappo Lione-Aouar, la Juve osserva: due condizioni per l'affare

    Strappo Lione-Aouar, la Juve osserva: due condizioni per l'affare

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    Scoppia il caso Houssem Aouar a Lione. Un fulmine in ciel sereno in casa dei francesi, il centrocampista francese ha rifiutato una seduta d'allenamento fisico dopo la trasferta ad Angers, partita osservata dalla panchina perché Rudi Garcia ha preferito non rischiare un giocatore già reduce da un infortunio muscolare su un terreno difficile. Aouar ha rifiutato le esercitazioni atletiche, salvo poi presentarsi lunedì (giorno di riposo della squadra) per lavorare da solo, una mossa che ha stupito lo staff tecnico. E che non è piaciuta alla società: dal direttore sportivo Juninho è arrivato il diktat di escludere il centrocampista dalla prossima sfida di Ligue 1 contro il Reims (domenica), nonostante Garcia volesse gestire il caso internamente e diversi giocatori, Depay in testa, abbiano chiesto di 'perdonare' l'errore del giocatore. Nulla da fare, Juninho si è rifiutato ed è rimasto fermo sulla sua decisione di sanzionare Aouar con l'esclusione dai convocati, sancendo uno strappo che può avere ripercussioni sul mercato.

    POSIZIONE JUVE - La stampa transalpina ha infatti subito sottolineato come la rottura possa portare a una separazione, se non a gennaio al termine della stagione, e come in prima fila ci siano l'Arsenal, il PSG e la Juventus. E in effetti i bianconeri, dopo aver inizialmente mollato il colpo, negli ultimi giorni di mercato avevano riallacciato i contatti con l'OL e l'entourage del giocatore in vista di un possibile ritorno alla carica nel 2021. Aouar piace a Pirlo e ha il forte gradimento di Paratici, che monitora la situazione, ma l'affare si preannuncia complicato: i costi sono molto elevati, il presidente Aulas ha sempre ribadito che la valutazione non era inferiore ai 60-70 milioni di euro nonostante l'impatto del Covid sui conti del pallone, cifra alla quale la Juve non intende arrivare. Ecco perché per rendere possibile l'operazione è necessario che dal Lione arrivi una doppia apertura, dal punto di vista economico e dal punto di vista della formula: contemplare la possibilità di uno scambio (oltre a De Sciglio, poi passato in prestito all'OL era stato paventato il nome di Federico Bernardeschi), oppure aprire a un prestito biennale con successivo riscatto che permetta di dilazionare nel tempo il pagamento del cartellino. Come Arsenal e PSG, la Juve non si tira fuori dalla corsa ad Aouar, ma senza follie.

    @Albri_Fede90

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