VIDEO Stramaccioni: 'Sì a Markovic e Paulinho con Guarin, per me parla Moratti'
"Arriva una squadra che penso sia in questo momento quella che dal punto di vista dei risultati abbia più continuità in questa ultima parte di campionato. Credo che abbiano anche recuperato Di Natale e Muriel, che elevano il reparto offensivo. Troveremo una squadra al completo, motivata, ma l'Inter si è allenata bene e vuole congedarsi bene dai suoi tifosi", a parlare così è Andrea Stramaccioni, in conferenza stampa, alla vigilia di Inter-Udinese.
Al tecnico nerazzurro vengono poi chieste le condizioni di alcuni giocatori: "Palacio sta molto bene, ha fatto un'ottima settimana, sarà convocato ma non credo di impiegarlo dal primo minuto. Per quanto riguarda i giocatori che nelle ultime partite hanno stretto i denti, la mia idea è di non esporli: mi riferisco a Ranocchia, che gioca da tre partite in condizioni menomate, Chivu stesso, Cassano, che ha avuto un intervento che è comunque andato a buon fine".
Con Stramaccioni si vira poi sul tema panchina: gli viene chiesto se l'abbia sorpreso, ancora stamane, una voce come quella uscita su Walter Mazzarri: "Sorrido, credo che quello che vi rispondo non vi piaccia, perché sia io che il presidente già da tempo rispondiamo con chiarezza sull'argomento. E non voglio essere io a rovinare questo teatrino, Mazzarri parla dopo la partita, Allegri dopo la partita, perché devo parlare io? Io lascio parlare il mio presidente. Domani sarò io l'allenatore dell'Inter. Sono certo che quello che seguirà di interessante dopo la partita uscirà solo dalla bocca del mio presidente. Come ha già detto il mio presidente, è giusto che tutto esca dalla sua bocca. Lascio parlare il mio presidente, i ragazzi ed io siamo concentrati su domani. E' capitato che chi confermato a maggio non lo fosse a giugno? E quanti sono stati confermati a maggio e poi nello stesso mese non lo sono più stati? - chiede il mister - Sarei il primo caso di non confermato a distanza di quattro giorni...", sorride.
"Fatti e non parole, che vale per me, vale per tutti. I tifosi vogliono fatti", è questo l'obiettivo che si pone Andrea Stramaccioni per la prossima stagione, quando gli viene chiesto - nel corso della conferenza stampa - quale potrebbe, dovrebbe, essere lo slogan per la nuova annata nerazzurra."Ora, però, pensiamo a chiudere bene domani a San Siro, servirà una prova attentissima in fase difensiva, senza Ranocchia, Chivu, Samuel, Silvestre, ce la dobbiamo mettere tutta. Andrea e Juan hanno dimostrato il loro valore. Vi ricordo che Juan all'inizio della stagione era una promessa, lui è un '91, ha margini di miglioramento incredibili. Andrea lo considero un punto fermo dell'Inter. Ma non staccherei mai la difesa dal resto del contesto. Domani l'emergenza in difesa è oggettiva, almeno un ragazzo partirà del primo minuto. Importante il risultato del Catania? E' una stagione in cui spesso si guarda cosa fanno gli altri, nel momento in cui il nostro risultato sarà positivo guarderemo a quello che ha fatto il Catania. L'Inter in ogni caso darà il massimo".
Si tocca poi il tema-mercato. Al tecnico viene chiesto se l'Inter necessiti di esterni difensivi e offensivi: "Esterni difensivi non sono d'accordo, offensivi sì. Ma credo in generale ce ne siano pochi anche nel campionato italiano. Giocatori in uscita, per esempio Guarin? Io spero che l'Inter i giocatori migliori li tenga con sé, Fredy è un giocatore importante che io stimo, rimarrà all'Inter. Paulinho? E' di dimensioni internazionali, dei due centrocampisti è quello che ama inserirsi, è un ragazzo giovane, forte e con grandi prospettive di miglioramento. Markovic? E' un profilo molto interessante, noi abbiamo dato un contributo nello scoprirlo (sorride, ndr). Credo che lui rappresenti uno di quei '94 emergenti, come Kovacic, noi ci siamo su questo tipo di giocatori, ma vediamo. Florenzi? E' un giocatore cui sono legato, lo allenavo dai Giovanissimi della Roma, era a rischio riconferma, ma da romano e romanista qual è gli auguro di rimanere tanto alla Roma, per essere il nuovo Totti, il nuovo De Rossi. Penso che in generale, dal punto di vista del mercato, questa estate sarà molto diversa dalla scorsa. Mentre la scorsa estate è stata caratterizzata da una sorta di immobilismo, quest'estate cambieranno panchine di primo livello e questi movimenti porteranno ogni allenatore a mettere le mani ai propri organici. L'Inter si è già costruita una sorta di base, a questa base va aggiunto qualcosa di importante ma non parlerei di grandi innesti come numero ma innesti mirati".
La parola, poi, a un cronista giapponese, che fa sorridere il tecnico chiedendo come possa Yuto Nagatomo giocare con un 'ginocchio rotto': "Pur essendo cristiano e cattolico, non credo nei miracoli nel calcio, quindi non credo che il ginocchio sia 'rotto' (sorride, ndr), ma ha subito un trauma; cure adeguate e il contributo di più medici hanno poi portato Yuto in campo. I primi due giorni di questa settimana, poi, l'abbiamo gestito perché era tanto che non giocava, ma poi è rientrato in gruppo, domani ci sarà e poi toccando ferro sarà a disposizione per la sua Nazionale".