Stramaccioni: 'La mia Inter, è ancora la favorita davanti a Napoli e Atalanta. Qatar 2022? Ecco che mondiale sarà'
L’ESPERIENZA IN IRAN – “Il mio legame con la tifoseria dell’Esteghlal è eccezionale. Direi un amore interrotto forzatamente. Spero un giorno di ritornare a finire quello che abbiamo iniziato insieme”.
IL PRESIDENTE AL THANI – “Quando il PSG ha acquistato Messi, tutti si congratulavano con il “mio” presidente. Come se Leo fosse arrivato all’Al Gharafa... (sorride, ndr)”.
L’OBIETTIVO STAGIONALE – “Creare il giusto mix tra giocatori locali e stranieri (5 per squadra: 3 “internazionali”, 1 asiatico e 1 arabo, ndr). Per la prima volta mi sono trovato a dover gestire una rosa che ha grandi differenze di valori e di abitudine al lavoro. E’ stato determinante cercare di costruire una mentalità e una serie di regole che sono state accettate e sono parte del nostro momentaneo successo. Abbiamo per esempio battuto 2-0 l’Al-Rayyan di Blanc: una grande soddisfazione”.
CHE MONDIALE SARA’ - All’avanguardia. Ci sono stadi pazzeschi, grande attenzione per i tifosi e un incredibile livello di sicurezza. Se non è il Paese più sicuro al mondo, poco ci manca. Ogni costruzione e ogni sviluppo tecnologico adesso è in funzione del Mondiale. Parlo spesso con il mio presidente-sceicco, uno di quelli che ha sostenuto il Qatar nella corsa al Mondiale, e da lui ho percepito l’orgoglio di una nazione piena di energie e risorse che ha fortemente voluto ospitare una competizione storica scardinando così due capisaldi come il Mondiale che si svolge in inverno e in un’unica città. A Doha sono già arrivati emissari della nazionale tedesca, inglese e argentina per vedere le strutture, gli alberghi e i campi sportivi più idonei a loro. Il Qatar insomma è già al centro del panorama calcistico mondiale e spesso sono qua, il mio idolo di gioventù, Cafu, Beckham, Wenger, Infantino... Qui è un pieno di luci, colori, innovazioni e tecnologia. C’è per esempio la nuova metro, tre linee che collegano la città e tutti gli stadi. E’ stata costruita in modo che un tifoso nello stesso giorno riesca ad assistere a tre gare”.
IL CALCIO IN QATAR - “In crescita e, nonostante il Paese sia piccolo, il Qatar è campione d’Asia. Difficilmente al Mondiale potrà competere con nazionali con una storia maggiore, ma gli investimenti fatti finora hanno portato dei risultati. I giocatori qatarioti non sono direttamente gestiti dai club, ma dalla federazione: se un calciatore è nel giro della nazionale, non tra i 20, ma i 60 selezionabili, ed esce malconcio da una partita con il suo club, viene curato e riatletizzato dalla federazione. Solo quando sta bene torna alla sua squadra”.
L’ITALIA – “Ci andremo, perché siamo forti e qui la nostra Nazionale l’aspettano tutti. I campioni d’Europa non possono mancare: il marchio di fabbrica italiano è considerato di altissimo livello e sarebbe una perdita enorme per la Coppa del Mondo. Non voglio neppure pensarci”.
LO SCUDETTO DELL’INTER – “Per me è stata una grande felicità che ho condiviso con gli interisti a cui sono legato, da Zanetti, ad Ausilio passando per Ranocchia e Moratti. Per chi come me ha vissuto e sente forte dentro di sé l’interismo, lo scudetto dell’anno scorso vale tantissimo. Per me è la favorita. Ha preso il miglior allenatore possibile per dare continuità al lavoro di Conte e valorizzare una rosa costruita per giocare con questo sistema.
LE PRETENDENTI – “Con tutto il rispetto per il Milan, mi hanno impressionano Napoli e Atalanta. Il Napoli sta pagando l’elevato numero di infortuni, ma è forte. L’Atalanta del mio maestro e amico Gasperini comincia a essere conosciuta come modello di gioco, una realtà portata avanti da un allenatore super e da una società solida”.
IL FUTURO – “Qui. Ho un contratto di due anni e il nostro obiettivo è andare avanti più possibile in Champions oltre a cercare di disputare una finale di coppa. Nonostante stia girando molto, l’Italia rimane casa mia e un giorno, prima o poi, mi piacerebbe tornare a lavorarci, anche se non rinnego nulla di quello sto facendo: la mia concentrazione e le mie energie sono tutte per la grande sfida con Al Gharafa”.