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    Storie da Inter, il 9 che gioca per il 10: Thuram fa godere anche Lautaro, il Milan si mangia le mani

    Storie da Inter, il 9 che gioca per il 10: Thuram fa godere anche Lautaro, il Milan si mangia le mani

    • Pasquale Guarro
    Non ha gli stessi gol di Lautaro, ma è importante tanto quanto il “Toro”. Marcus Thuram è già un tassello insostituibile di questa Inter, per quello che fa in campo e per come lo fa. Arrivato in sostituzione di Lukaku, il francese ha sorpreso tutti per intelligenza e qualità nelle giocate. Del belga non ha la cattiveria sotto porta, ma potrebbe tranquillamente fare ripetizioni a “Big Rom” su tante altre cose: il modo in cui gioca con i compagni, la naturale predisposizione a trovarsi la migliore zona di campo per dare respiro alla manovra o per alleggerire la pressione avversaria e, non meno importante, anche il pregio di realizzare gol pesanti: Fiorentina, Milan e Benfica non sono tre vittime banali. 

    SOFFIATO AL MILAN - In molti pensano che se l’Inter avesse saputo prima dell’addio di Lukaku, avrebbe sicuramente tenuto Dzeko. La verità è che a un certo punto, se il bosniaco avesse accettato di rinnovare, l’Inter avrebbe molto probabilmente lasciato andare Thuram, che da tempo, infatti, aveva iniziato a parlare con il Milan, tanto che in molti riportavano come in chiusura l’affare tra i rossoneri e il francese. Le cose sono appunto cambiate quando in viale della Liberazione hanno capito che Dzeko avrebbe accettato l’offerta turca. È a quel punto che Ausilio ha riallacciato i contatti con Marcus, offrendo al calciatore un ingaggio più corposo rispetto a quello che gli avrebbero accordato a Milanello. 

    OPERAZIONE CAMBIA DESTINO - Tutta acqua passata, per una ragione o per l’altra, Thuram ha finito per illuminare la sponda nerazzurra del Naviglio. Più di quanto ci si potesse attendere, probabilmente, visto anche il timido precampionato svolto dall’ex Moenchengladbach, protagonista di un avvio che lo aveva visto spesso e volentieri lontano dalla porta avversaria, tanto che latitavano le sue conclusioni. “Non calcia mai in porta”, si diceva. Difetto sorprendentemente sparito con la partenza ufficiale della nuova stagione, quando da un momento all’altro c’è stato lo switch istantaneo che ha messo da parte ogni timidezza per lasciare posto alla prorompenza fisica di questo centravanti che spacca le difese uno scatto dietro l’altro. A tal proposito, rimane incomprensibile come di fronte a cotanto strapotere fisico i migliori club di Premier non si siano fiondati per accaparrarselo. Brava l’Inter, più lesta di tutti nel comprendere che bisognava assolutamente approfittare di quel cartellino a zero. Operazione che di fatto, almeno per adesso, sta cambiando le sorti del destino nerazzurro. 

    IL 9 PER IL 10 - Così come sta cambiando il destino di Lautaro, perché se l’argentino si ritrova a festeggiare la miglior partenza di sempre, il merito è anche di Marcus Thuram, sua spalla ideale. Due dei quattro gol realizzati dal Toro a Salerno sono frutto del lavoro di Thuram, che ha prima messo l’argentino davanti alla porta per l’1-0 e poi guadagnato il rigore trasformato ancora dall’ex Racing. E Marcus ci aveva messo lo zampino anche ieri sera, quando si è prima liberato di un avversario giocando di suola, per poi mandare in porta Lautaro, fermato dal palo. Meglio era invece andata a Firenze, quando con un tocco di piatto destro, il 9 ha mandato in gol il 10. Una storia da Inter, club da sempre un po’ naif, in cui può capitare che falliscano cose apparentemente logiche. Come può accadere che, invece, si facciano largo forme d’arte spontanee, come il 9 che gioca per il 10. Thuram per Lautaro, suona decisamente bene. 
     

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