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    Stop Decreto Crescita, Salvini: 'Scelta di equità. Alla Serie A serve un reddito di cittadinanza per gli stranieri?'

    Stop Decreto Crescita, Salvini: 'Scelta di equità. Alla Serie A serve un reddito di cittadinanza per gli stranieri?'

    • Redazione CM
    Il calcio ha reagito con rabbia alla decisione da parte del Consiglio dei Ministri di far saltare la proroga dei benefici del Decreto Crescita, prevista fino al 29 febbraio 2024 e inizialmente contenuta nelle prime bozze del decreto Milleproroghe: a partire dal 1° gennaio non ci saranno più agevolazioni fiscali, una scelta di "equità e buonsenso". A dirlo è Matteo Salvini vice-premier e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che sui social rivendica la decisione da parte della Lega e attacca i club di Serie A:

    "L’obiettivo del governo è aiutare il calcio italiano anche e soprattutto valorizzando i vivai. Per questo motivo, la Lega ha ritenuto di stoppare la norma che consente ai calciatori stranieri di pagare meno tasse. Sono convinto che sia una scelta di equità e buonsenso. Il Decreto crescita ha permesso ai club di acquistare atleti dall’estero con lo sconto: un aiuto straordinario, durato anni, che doveva essere l’occasione per rilanciare i nostri campionati. Rendendoli più competitivi e attraenti. Così non è stato, e mi sorprende la reazione dei club: sembra che il problema della nostra serie A sia la mancanza di una sorta di reddito di cittadinanza per i giocatori comprati oltreconfine. Io ci metto la faccia, come sempre. Se altri colleghi hanno idee diverse, li invito a confrontarsi anche pubblicamente. Il bene dello sport italiano passa soprattutto dal calcio: sono aperto a ogni dibattito e proposta".
     
     

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