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Stop al geo-blocking: la decisione del Parlamento UE e gli interessi con il calcio
LA NOTA - “I membri del Parlamento Europeo hanno sottolineato la necessità di rivalutare le norme dell’UE sul geo-blocking, specialmente alla luce della rapida trasformazione digitale e dell’aumento degli acquisti online negli ultimi anni. Le norme attuali consentono ai consumatori di fare acquisti online e accedere a servizi senza restrizioni attraverso i confini, tuttavia i membri del Parlamento ritengono che debbano essere applicate pienamente e che le barriere rimanenti debbano essere rimosse.
Poiché le attuali norme non si applicano a specifici servizi digitali che offrono contenuti protetti da copyright (come e-book, musica, software e giochi online), i membri del Parlamento europeo sottolineano i potenziali benefici di includerli nelle norme dell’UE, purché il servizio abbia i diritti necessari per i territori pertinenti.
In risposta a miglioramenti limitati nell’accesso transfrontaliero ai cataloghi online di contenuti audiovisivi ed eventi sportivi in diretta, i membri del Parlamento sottolineano l’importanza di modernizzare il settore audiovisivo per soddisfare le aspettative dei consumatori in termini di disponibilità, accessibilità, flessibilità e qualità dei contenuti.
I membri del Parlamento desiderano una maggiore disponibilità di cataloghi transfrontalieri e un accesso e una reperibilità transfrontalieri agli eventi sportivi attraverso servizi di streaming. Chiedono specificamente alla Commissione europea e agli Stati membri di valutare attentamente tutte le opzioni per ridurre la diffusione delle ingiuste e discriminatorie barriere del geo-blocking, considerando anche l’impatto potenziale su modelli di business esistenti e sul finanziamento delle industrie creative.
I membri del Parlamento sostengono tuttavia che estendere il campo di applicazione delle norme al settore audiovisivo comporterebbe una significativa perdita di entrate, minaccerebbe gli investimenti in nuovi contenuti, ridurrebbe la diversità culturale dei contenuti e diminuirebbe i canali di distribuzione, aumentando in ultima analisi i prezzi per i consumatori.
I membri del Parlamento affermano che è necessaria una valutazione più approfondita dell’impatto potenziale dell’estensione delle norme sul settore audiovisivo. Sostengono anche un periodo realistico affinché il settore audiovisivo possa adattarsi e garantire la conservazione della diversità culturale e della qualità dei contenuti”.
LE PAROLE DI DE SIERVO - "Accogliamo con soddisfazione l'esito di oggi della sessione plenaria del Parlamento europeo, che ha respinto la richiesta alla Commissione di presentare una revisione del regolamento sul Geo-blocking entro il 2025 che avrebbe incluso i contenuti sportivi e cinematografici - ha detto l'Amministratore Delegato della Lega Serie A Luigi De Siervo -. Inoltre il Parlamento europeo ha riconosciuto la peculiarità dei servizi Audio Visual, che se inseriti in una cancellazione del Geo-blocking subirebbero un aumento dei prezzi per i consumatori e una significativa diminuzione di investimenti. Infine, ma non ultimo come importanza, il Parlamento nella sua votazione di oggi ha riconosciuto che il mantenimento del Geo-blocking per i prodotti protetti da copyright è uno dei principali strumenti per garantire la diversità culturale, viceversa ci sarebbe il rischio di ridurre il numero dei canali di distribuzione di contenuti".