Stoichkov cacciatore ad un safari: indignazione in Spagna per la foto con la zebra uccisa
Pallone d'oro nel 1994, importanti successi nel Barcellona e un passato al Parma nella stagione 1995/96. Noto col soprannome di Ayatollah, ai tempi del Barça, per via del suo gesto che consisteva nell'alzare le braccia al cielo e di Kamata ('pugnale'), Hristo Stoichkov è il più famoso calciatore bulgaro di tutti i tempi. La sua popolarità non lo ha però preservato dalle critiche e dall'indignazione delle varie associazioni animaliste spagnole (e non solo) che si sono scagliate contro di lui per una vicenda di qualche anno fa emersa solo recentemente.
L'immagine che vedete risale al 2009 ed ha scatenato in Spagna una vera bufera: un sorridente e soddisfatto Stoichkov mostra il suo 'trofeo', con tanto di fucile accanto, e non è necessario aggiungere altro.Nel 2011 il bulgaro si era così espresso in un'intervista ad un giornale del settore: “Mi piace la caccia perché permette di fare nuove amicizie, conoscere luoghi e cucine differenti. La caccia è sofferenza, godimento, è vedere come un branco di lupi divora un povero cerbiatto, è cruda, è come la vita. Ho cacciato in Zimbabwe, in Namibia, in Mozambico... Adoro conoscere altre culture, altri paesaggi, adoro gli animali e quello che loro hanno e noi no”.
Una passione, quella per la caccia, che ora gli sta provocando non pochi problemi, Stoichkov è infatti sotto accusa per alcune immagini, al momento non più reperibili, che lo vedevano posare, oltre che con la zebra, anche con un'antilope, un bufalo e un coccodrillo, tutti uccisi durante un safari in Africa.
E adesso, ad insorgere contro l'ex calciatore, ci sono pure gli utenti indignati di Twitter: il web non perdona.
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