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Sterling, l'eroe di Wembley nel destino dell'Inghilterra: dalla Giamaica a erede di Hurst, Germania ko dopo 55 anni
DALLA GIAMAICA A WEMBLEY, DALLA DISCRIMINAZIONE ALLA STORIA - Cresciuto con la nonna, all'età di 5 anni è emigrato con la madre a Londra, dove ha frequentato la Copland High School. Pardon, non Londra, ma Wembley: il piccolo Raheem è infatti cresciuto dando calci a un pallone proprio fuori dallo stadio sede delle partite della nazionale, che ha visto crescere e completarsi, prima di tatuarselo sul braccio e di entrarci per fare la storia. Proprio lui, più volte nel corso della sua carriera vittima di insulti e descriminazioni razziali, per i tanti gol sbagliati, da parte degli stessi tifosi inglesi, e reduce dalla delusione della finale di Champions persa col City di Guardiola.
L'EREDE DI HURST 51 ANNI DOPO - Terzo gol in quattro partite a Euro 2020, di cui quello messo a segno al 73' contro la nazionale di Low, che rimarrà nella leggenda per sempre: non solo perché la strada per la finale ora è decisamente più semplice, ma anche perché ha consentito agli uomini di Southgate di sfatare una maledizione che ormai perdurava da dieci lustri. L'eroe di Wembley, decisivo a Wembley, dalla Giamaica a erede di Hurst, nel destino dell'Inghilterra. Qui si fa la storia.
@AleDigio89