Stendardo scrive per cm.com: 'Ecco il Presidente della Repubblica che vorrei'
Con questo articolo, Guglielmo Stendardo, difensore dell'Atalanta, inizia la sua collaborazione con calciomercato.com
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Sono diversi i pilastri sui quali fondare il futuro, la speranza e il benessere di un Paese. Su tutti, certamente peculiare e di primaria importanza, è la politica che dovrebbe esaltare il bene della collettività. Con la politica, servono l'equità sociale e una giustizia rappresentata da istituzioni credibili.
L'assenza totale della vera politica ha allontanato un po' tutti dal rispetto delle istituzioni e delle sue componenti sociali. Il suo impoverimento ha generato la nascita di strateghi della politica.
La strategia, quando non riferita a quella sportiva, assume un ruolo predominante per l'ottenimento di obiettivi che condizionano la vita sociale di tutti noi, diventa sinonimo di tatticismo che, a sua volta, sottintende la menzogna e la slealtà.
Occorre dunque una rivoluzione culturale che possa fornire gli elementi necessari per attuare quelle riforme da tutti auspicate e che anche l'Europa, a noi che la storia ci indica come precursori di civiltà e creatività, ci chiede; evitare le solite contrapposizioni distruttive e le inutili e reciproche invettive che ledono soltanto l'immagine e la storia dell'Italia, da sempre protagonista in Europa e nel mondo.
I nodi da sciogliere al più presto per garantire ai cittadini un futuro diverso per le nuove generazioni, sono innanzitutto questi:
- un governo stabile che possa garantire quel rigore necessario nei conti pubblici ma anche una crescita fondamentale per la ripresa dell'economia e lo sviluppo della competitività.
- Un Presidente della Repubblica che, come recita la nostra Costituzione, garantisca l'unità nazionale e prosegua l'ottimo lavoro del predecessore Giorgio Napolitano.
- Una consapevole e non formale condivisione di riforme urgenti da attuare, come quella elettorale da anni congelata in parlamento un'emergenza sociale ed economica che va affrontata con determinazione soprattutto nei confronti dei più deboli e degli emarginati, una conoscenza e un rispetto delle istituzioni fondamentale per la crescita della collettività amplificare e consolidare quel principio di legalità che è e deve essere il caposaldo di ogni democrazia dare sempre più forza e valore al principio di meritocrazia per arginare quella corruzione che è stata la vera protagonista della politica attuale.
- Investire sempre di più nella ricerca e nella cultura, in quanto il livello di benessere di un paese è direttamente proporzionale al livello di cultura del paese stesso. Purtroppo l'ultima indagine statistica rileva dati negativi: una riduzione del 17% di iscritti presso le nostre università.
Diventa, quindi, fondamentale il ruolo che la società, in primis la scuola, deve svolgere sinergicamente con tutte le istituzioni nella formazione dei giovani, trasmettendo quei valori tradizionali e che spesso, trattati inadeguatamente, determinano le differenze comportamentali che traspaiono in modo evidente in diverse regioni italiane.
Sono i valori umani, la nostra meravigliosa storia e la speranza che si ripone nel proprio futuro, ad essere stati sottomessi e mortificati. Rivendichiamoli saggiamente.