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Stella Rossa, Stankovic avvisa il Milan: 'Siamo in forma, ma Theo ricorda Maicon. Provo a fare un favore all'Inter...'
SUL RUOLO DI ALLENATORE - "Sono all'inizio di un nuovo percorso. Guido la mia Stella Rossa e sono l'uomo più felice del mondo. Mi considero un tipo onesto, severo se necessario, diretto. Poi, come sempre, contano i risultati. Che per fortuna stanno arrivando".
SULLA SFIDA AL MILAN - "Siamo reduci da due vittorie in trasferta, siamo in forma: i ritiri a Cipro e in Turchia sono serviti per ricaricarci. Milan? In un cammino lungo è normale sbagliare una partita. Affrontiamo una squadra tosta e di qualità, guidata da un ottimo allenatore. Complimenti a Pioli, sta raccogliendo i frutti di un lavoro iniziato quando sembrava a un passo dall'addio. I pericoli sono il loro modo diretto di giocare e certe individualità: Leao, Rebic, Castillejo, Zlatan, Calhanoglu, Kessie che è una macchina da guerra, ma soprattutto Theo, decisivo quanto per noi Maicon nella stagione del Triplete".
SULLA STELLA ROSSA - "Un mix di giovani ed esperti: Katai, Ivanic, Gavvric, Milunovic, Degenek e Borjan. E Falco e Falcinelli, che si sono inseriti alla grande. Lo staff è parecchio italiano: con Sasso, l'analista, Pannoncini, il preparatore atletico, e Brivio, il mister dei portieri, si pedala sul serio".
SULL'INTER - "Ora è padrona del proprio destino, l'assenza dalle coppe è un vantaggio. Mi auguro che la Stella Rossa possa consegnarle un Mlan stanco. Conte? Uno tosto, sul pezzo, che non lascia nulla al caso. Mi piace. E sono contento per Eriksen: ha avuto poco spazio, ma può fare la differenza. Ha due piedi meravigliosi".