Stavolta il giudice è pro Juve
Un nubifragio prima di cominciare. E poi Juventus-Parma, stessa partita che aveva inaugurato il campionato scorso: allora finì 4-1 per i bianconeri, stavolta basta il 2-0 e comunque è stata una discreta Juve, pur senza esagerare. Più che della prestazione, si parlerà delle decisioni arbitrali: all'esordio nel campionato italiano i giudici di porta assegnano ai bianconeri primaun rigore (sbagliato da Vidal e viziato da un precedente fuorigioco), poi un gol fantasma (giustamente segnalato). Bianconeri con Giovinco al fianco di Vucinic e il giovane Marrone al centro della difesa, Parma con Valdes a tirare le fila e la coppia Biabiany-Pabon in attacco vista l'assenza di Amauri. Conte (in un box schermato) viene acclamato, ma in panchina c'è ovviamente Carrera. Meglio il Parma, nei primi venti minuti: Juve un po' imballata, emiliani viceversa attenti a recuperare palloni in mezzo al campo e a ripartire velocemente. Romeo ha il coraggio di ammonire Giovinco per simulazione, poi è Vucinic di testa a sfiorare la traversa così come in precedenza aveva fatto Parolo: equilibrio, insomma. Poi, quando la Juve prova ad accelerare, ci scappa il rigore per atterramento di Lichtsteiner (in clamorosa posizione di fuorigioco, però) da parte di Mirante: quest'ultimo, cresciuto proprio in bianconero, è però bravo a intuire la conclusione (debole) di Vidal. Si rimane così in parità, nonostante un paio di belle iniziative di Vucinic, pur con la sensazione che la Juve possa crescere strada facendo. I bianconeri provano a insistere a inizio ripresa, ma Mirante è ancora super in uscita sul montenegrino e comunque adesso la partita è cambiata: Asamoah è la solita furia sulla sinistra, il suo cross basso è un invito troppo ghiotto per Lichtsteiner che non può sbagliare. Per lo svizzero, gol contro il Parma esattamente come l'anno scorso. Poi, tocca a Pirlo: punizione bassa, barriera bucata e Mirante che blocca ma già oltre la linea di porta. Due gol in quattro minuti e partita in ghiaccio, non più messa in discussione da un Parma troppo leggero in avanti. Quando ci sarà Amauri, magari per la squadra di Donadoni cambieranno le cose. Intanto, Juve che ricomincia come aveva finito: vincendo. «Quest'anno siamo noi i favoriti», aveva detto Marotta nel pre-partita. Il tutto, nell'attesa che arrivi uno tra Llorente e Dzeko.