Stanchi delle siliconate? Ecco Soraya, artista e regista: 'Gli immigrati hanno un'etica del lavoro incredibile' FOTO
Da immigrata dal Marocco, è stato difficile integrarsi in Canada?
"A essere onesta, tuttora non mi sento integrata. È come se appartenessi a due mondi: al Marocco, dove sono cresciuta, e al Canada. Ricordo che i primi anni sono stati particolarmente difficili, anche perché la mia storia è decisamente atipica: noi non scappavamo dal Marocco. Lì, anzi, avevamo una vita molto agiata. Non ho mai ben capito i motivi che spinsero mio padre a portarci tutti in Canada, e purtroppo non li conoscerò mai, essendo lui morto. Credo comunque che le sue aspettative fossero decisamente diverse: in America abbiamo patito la fame e la povertà. C’era inoltre molto razzismo, ma anche tanta ignoranza: capitava, per esempio, che ci chiedessero se nella nostra patria esistevano le macchine, o come mai parlassimo francese pur essendo marocchini"..
Su immigrazione, America e razzismo:
"L’America è stata costruita sull’immigrazione. Oggi molte persone sono passate “dall’altra parte” e pontificano contro i migranti, eppure vengono esattamente dallo stesso posto. Tra l’altro, la maggior parte degli immigrati è composta da persone che lavorano duramente per mantenere le proprie famiglie, e che hanno un’etica del lavoro incredibile: difficilmente si siedono in un angolo a oziare".
Sul cinema:
"Come sono passata dalla moda al cinema? Tutto è iniziato a Montréal. Dopo un servizio fotografico, mi hanno proposto di dare vita a uno show che parlasse di moda, arte e musica. Il programma ha avuto molto successo, siamo andati avanti per sei stagioni. Ho iniziato così a coltivare il desiderio di lavorare anche nel mondo del cinema, per creare qualcosa che potesse ispirare gli altri".
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