Stadio:| Ultimatum a Genoa e Samp
«Questa settimana sarà decisiva per il futuro del Ferraris. Non può essere altrimenti. Il contratto è scaduto e non c’è più tempo. Aspettiamo a ore una risposta delle due società».
L’ultimatum di Adriano Anselmi, l’uomo cui è stato dato il compito di chiudere la società Sportingenova, cento per cento del Comune e la proprietà dello stadio, è arrivato - in pieno accordo con l’amministrazione e l’assessorato di Stefano Anzalone - più o meno una settimana fa. La proposta, alle due società di Genoa e Samp, chiamate a rispondere sì o no alla pressa in carico della gestione dello stadio, è invece di alcuni mesi fa.
Come a dire: tempo per riflettere, ce n’è stato. E se la Sampdoria sembra più decisa a chiudere, il Genoa temporeggia. In caso nei prossimi giorni la situazione non si sbloccasse, Sportingenova non aspetterà più, e manderà a gara lo stesso contratto di gestione per il quale era stato concesso, ai due club, una sorta di diritto di prelazione. Ora la parola spetta ai dirigenti delle due società.
Come anticipato dal Secolo XIX, il piano proposto da Sportingenova prevede un contratto di gestione da cinque anni, la possibilità di cambiare il nome all’impianto (inserendo magari il nome di uno sponsor intenzionato a comparire nella denominazione), realizzare delle skybox (le stanze per vip dalle quali assistere le partite), quella di inserire attività commerciali e di utilizzare lo stadio per visite guidate