Stadio Genova: no alla prima asta, la Samp ripensa al mare
Entro quarantott’ore — le 12 di lunedì prossimo — dovrebbero essere depositate presso gli uffici del Comune di Genova le offerte dei soggetti a partecipare all’asta pubblica per la vendita immobiliare dello stadio 'Ferraris'. Le buste verranno aperte mercoledì prossimo, 17 ottobre, a Palazzo Tursi, ma c’è già una certezza. Genoa e Sampdoria, cioè gli unici due soggetti interessati all’acquisto dell’impianto, non prenderanno parte a questa prima asta, che parte da un prezzo base giudicato fuori mercato dai due club genovesi: 16 milioni 578 mila euro, che fra l’altro rappresenta una cifra già ridotta del dieci per cento (il massimo possibile per legge) da parte del Comune rispetto alla valutazione fatta dall’Agenzia delle Entrate (addirittura 18 milioni 420 mila euro). Una cifra ancor più lontana da quella che rispecchia per Genoa e Sampdoria il reale valore di un impianto che necessita di imponenti lavori di ristrutturazione, a carico ovviamente del o dei soggetti che lo rileveranno. Le due società genovesi, sempre secondo la Gazzetta dello Sport, davanti a questo primo atto ufficiale dell’asta rimarranno alla finestra. Non è dato sapere se veramente altre società terze abbiano già presentato un’offerta, o la presentino entro lunedì, ma in caso di asta deserta ne verrà indetta subito un’altra, ovviamente partendo da una base ridotta rispetto ai 16 milioni e mezzo attuali. Il valore corretto secondo le stime delle società è intorno ai 7 milioni, considerando appunto le grandi spese per ristrutturarlo. La partita, insomma, è solo all’inizio. Tuttosport scrive che la Sampdoria ripensa al progetto Garrone di costruire un nuovo stadio sul mare.