I lavori per stadio e Cittadella alla Mercafir costeranno almeno 200 milioni: la stima arriva dalla pagine dell'edizione Centro Nord del Sole24Ore. Una prima stima di quanto potrebbe richiedere ai Della Valle l'investimento per l'operazione nell'area. Cifre iperboliche per i comuni mortali, ma non scordiamo che il solo Diego ha un patrimonio stimato in 1,3 miliardi di dollari. In ogni caso quella dei 200 milioni, per forza di cose, è una stima approssimativa. Palazzo Vecchio infatti sta ancora limando i dettagli dell'operazione (e anche del progetto, visto che la  Fiorentina ancora non avrebbe visto le carte).

È chiaro che i Della Valle dovrebbero mettere i soldi per le strutture commerciali (negozi e alberghi) e per lo stadio: in più si troverebbero quanto meno a pagare un canone annuo per la concessione del terreno (che dovrebbe durare tra i 50 e i 70 anni). Quel che intanto fa discutere però è la presenza dell'area Mercafir nel piano alienazioni del Comune di Firenze (cioè nella lista dei beni pubblici in vendita). In soldoni: da una parte Palazzo Vecchio sostiene di voler realizzare un project financing alla Mercafir, con un bando di gara; dall'altra prevede contemporaneamente di vendere gli stessi ettari per un importo di 106 milioni di euro.

Un doppiogioco? La spia di un bluff? Niente di tutto questo, assicura da Palazzo Vecchio l'assessore al bilancio Claudio Fantoni: 'Il fatto che l'area Mercafir sia ancora nel piano alienazioni non è pregiudizialmente incompatibile con il progetto dello stadio. Nel caso la formula che sceglieremo non preveda la vendita, rivedremo il piano alienazioni'. Questo significa che il terreno potrebbe anche essere ceduto, e non semplicemente dato in concessione per un lungo periodo? 'C'è una riflessione in corso sulle modalità con cui procedere per l'operazione stadio - spiega Fantoni -, quindi oggi sarebbe prematuro assumere già delle decisioni sul piano di alienazioni’.

Il costo di 106 milioni di euro per la cessione della Mercafir è verosimile? 'È un valore di massima'. Un valore che quasi certamente è destinato a scendere, come avviene sempre nei piani di alienazione: si 'spara alto' per cercare di ottenere il massimo possibile, dopodiché la cifra a cui si riesce veramente a vendere cala rispetto alle stime. I 106 milioni potrebbero rimanere un numero assolutamente teorico, se il terreno resterà in mano pubblica e sarà semplicemente dato in concessione in cambio di un canone. Ma le parole di Fantoni non possono far escludere la possibilità di una cessione definitiva ai Della Valle.

(Quotidiano Viola)