Stadio a Firenze: Unipol sfida Diego Della Valle
Ricordando che la nuova pista lunga duemila metri approvata dagli enti locali (ma l’Enac, l’ente nazionale per l’aviazione, ne ha imposti addirittura 2.400) mandano all’aria il piano di urbanizzazione. Che cosa diventerà allora l’area Castello? «È allo studio una variante al piano particolareggiato per allineare il progetto iniziale, che prevedeva un insediamento di tipo residenziale e direzionale, all’attuale domanda del mercato immobiliare», si legge nella semestrale Unipol. Quei terreni oggi valgono attorno ai 30 milioni, Cimbri sembra quindi deciso a far fruttare le licenze di costruzione concesse a Fondiaria nel 2008, poi congelate dall’inchiesta. Nel frattempo, però, è cambiato l’interlocutore al Comune dove Dario Nardella ha preso il posto di Matteo Renzi. E sul campo di Castello è sceso un terzo giocatore: Diego Della Valle. In ballo non c’è infatti solo l’esproprio dei 25-30 ettari che servono ad AdF (la società che gestisce lo scalo, controllata dagli argentini di Corporación América e presieduta dal renziano Marco Carrai), ma anche un’altra porzione di terreni per trasferire il mercato ortofrutticolo al posto del quale dovrebbe sorgere il nuovo stadio della Fiorentina di proprietà dei Della Valle. Mister Tod’s aspetta il via libera del Comune entro Natale. Ma la palla è in mano a Unipol e Cimbri non sembra disposto a mollare la presa.