Stadio a Firenze: pioggia di ricorsi sull'area scelta
L.C.
La giornalista Ilaria Ulivelli sul quotidiano La Nazione di Firenze parla questa mattina di pioggia di ricorsi al Tar: arriva il quarto di Unipol (il terzo contro Palazzo Vecchio). E la realizzazione della cittadella viola nell’area Mercafir si allontana. Di nuovo. Le probabilità che nel 2019 Firenze possa avere un nuovo stadio, almeno per il momento, da cento diventano zero e viceversa, mutando come un chewing gum in bocca a un ruminante: resta da sperare solo che la bolla non scoppi. I ricorsi al tribunale amministrativo scendono a grappoli. Unipol, dopo i primi, contro la viariante al Pit approvata dalla Regione e contro il Comune che ha negato al colosso bancario e assicurativo bolognese, proprietario dell’area di Castello, l’accesso agli atti (non ha concesso il piano economico e finanziario presentato dalla Fiorentina per la realizzazione del nuovo stadio), ne ha presentati altri due: uno a marzo, chiedendo che il Tar dia un parere di legittimità sulla delibera di Palazzo Vecchio che, a gennaio, come primo atto del nuovo anno, ha imposto alla Fiorentina una serie di paletti per la realizzazione del nuovo stadio, dell’area commerciale e delle strutture ricettive nell’intera area Mercafir, cosa che non era prevista dalla variante al Prg approvata nel novembre 2012 (l’area Mercafir oltre al nuovo stadio doveva contenere anche la sede rinnovata dei mercati generali); nel secondo, di pochi giorni fa, Unipol domanda l’annullamento dell’avviso pubblico tramite cui il Comune ha deciso di cercare un terreno o un immobile, comunque un’area a Nord della città, da 14 ettari, per la realizzazione e il trasferimento della sede Mercafir. Un bel rompicapo. Perché, di fatto, l’unica area che ha – realisticamente – i requisiti per partecipare con possibilità di successo alla gara, è proprio quella di proprietà Unipol, a Castello. Dopo l’ennesimo ricorso vedremo se la società bolognese si farà avanti. Per ora al bando del Comune, che scade il 20 maggio, non ha risposto nessuno. Le buste saranno aperte il 22 maggio: solo quel giorno sapremo con certezza se Unipol avrà fatto la sua offerta. Nel frattempo, come ha spiegato ieri Angelo Falchetti, incalzato dal presidente della commissione controllo del Comune, il forzista Mario Tenerani, l’assemblea dei soci Mercafir ha aggiornato l’assemblea a giugno. Prima di rimettere in moto le ruspe. Perché tutti i termini posti in conferenza dei servizi sono già scaduti. E i mercati generali hanno bisogno di una nuova sede, per vivere e per crescere. Mentre, sempre a marzo, anche i grossisti avevano fatto ricorso al Tar chiedendo l’annullamento della prima delibera del 2015 di Palazzo Vecchio. La Fiorentina, nei giorni scorsi, si è fatta viva per sapere se fossero arrivate offerte per il terreno Mercafir e per ottenere approfondimenti tecnici, il che significa che la stesura del progetto definitivo, che dovrà essere presentato entro febbraio 2016, per ora va avanti. Serve una calma zen. E forza viola.