Stadio a Firenze: le prescrizioni tecniche date alla Fiorentina
L.C.
Secondo quanto emerso dai lavori della Conferenza dei servizi preliminare che ha esaminato l'operazione per la costruzione del nuovo stadio a Firenze i costi indicati nella proposta della Fiorentina per la realizzazione del nuovo stadio comunale e delle strutture annesse sono in linea con quelli di mercato, così come risultano coerenti con la complessità dell’intervento quelli relativi agli oneri di urbanizzazione. Gli oneri legati al costo di costruzione, invece, andranno calcolati al momento dell’approvazione e della dichiarazione definitiva di pubblico interesse. In linea anche i ricavi connessi al complesso sportivo e alle superfici destinate alle attività commerciali e turistico-ricettive. La manutenzione ordinaria e straordinaria del nuovo stadio comunale è integralmente a carico della società utilizzatrice. Tuttavia, la proposta della società viola dovrà recepire una serie di prescrizioni tecniche inderogabili per arrivare alla dichiarazione definitiva di pubblica utilità. Tra queste, dovrà: conformare la proposta agli strumenti urbanistici, verificare il sistema della mobilità locale e metropolitana, adeguare il progetto al sistema tramviario, rispettare le normative in materia di igiene e sicurezza dei luoghi di lavoro, garantire la sicurezza idraulica, risolvere le interferenze con i sottoservizi, tutelare le acque dall’inquinamento e verificare la necessità di bonifica, rispettare i beni culturali, archeologici e paesaggistici. Il concessionario della costruzione e gestione dell’opera pubblica, inoltre, dovrà possedere i cosiddetti ‘requisiti di qualificazione’: sarà quindi necessario costituire un raggruppamento temporaneo di imprese con una o più imprese costruttrici o impegnarsi con il contratto di concessione ad affidare l’esecuzione dei lavori con procedura a evidenza pubblica. La proposta prevede che la realizzazione del nuovo stadio, del centro commerciale e dell’edificio ad uso turistico-ricettivo impegnino l’intera area del Centro alimentare polivalente, andando a occupare anche il comparto Nord dell’area Mercafir (che la variante al PRG del 2012 destina alla ricostruzione dello stesso Centro alimentare polivalente). La proposta dovrà quindi essere modificata prevedendo nel piano economico finanziario tra i costi dell’operazione anche la monetizzazione del valore dell’area, in linea con quanto definito dalla Direzione Patrimonio. Ciò consentirà all’Amministrazione comunale di trovare in modo tempestivo un’altra area idonea per ricollocare e ricostruire le strutture mercatali attraverso una procedura a evidenza pubblica. L’area dovrà avere le stesse caratteristiche per localizzazione, dimensioni, viabilità e accessibilità. Negli sviluppi della progettazione, si dovrà tener conto anche della documentazione trasmessa da Enac “in un’ottica di collaborazione istituzionale” sul masterplan dell’aereoporto, approvato in linea tecnica come primo atto di un iter complesso. L’Amministrazione comunale cede al concessionario il diritto di superficie delle aree, escludendo ogni diritto di proprietà.