Stadio a Firenze: bocciata proposta copertura 'Gruppo Galli'
“Con la bocciatura della mozione che avevamo presentato per realizzare una copertura esterna dello stadio Franchi, la maggioranza ha negato ai tifosi della Fiorentina e alla città un’importante opportunità.- ha raccontato ieri nel corso del consiglio comunale di Firenze il consigliere, ed ex portiere gigliato, Giovanni Galli - Non solo infatti si sarebbe garantita una miglior fruibilità dello stadio (evitando al pubblico di dover subire i fenomeni del maltempo) ma contemporaneamente si sarebbe preservata la struttura storica (senza che venisse in alcun modo intaccata, perché la copertura sarebbe stata realizzata esternamente) e si sarebbe fatto il primo passo per far sì che il Franchi restasse una struttura fruibile anche nel futuro, quando sarà stato realizzato il nuovo stadio. E tutto questo, grazie alla ricerca di sponsor per realizzare l’intervento, senza che ai fiorentini costasse un solo euro. Risibili le motivazioni con cui la maggioranza ha bocciato la nostra proposta, che mirava unicamente alla valutazione del progetto presentato e non alla sua realizzazione. Ci è stato detto di tutto e di più: addirittura che la copertura rappresenterebbe un disturbo alla visione paesaggistica della città dalla collina di Fiesole! Quanto poi al decidere di non prendersi cura del Franchi perché è già stata decisa la costruzione del nuovo stadio, si tratta di una motivazione assurda, per due motivi: intanto ad oggi non si conoscono i tempi di realizzazione della nuova struttura, e i tifosi della Fiorentina hanno tutto il diritto di poter usufruire di uno stadio che rispetti le normative Uefa da subito, anche considerato il livello raggiunto dalla squadra sotto la gestione Della Valle, e poi ci dovrebbero spiegare che cosa si intende fare del Franchi una volta costruito il nuovo stadio. Per qualunque utilizzo si possa pensare, la copertura sarebbe più che auspicabile per rendere la struttura più funzionale e comoda per il pubblico.
Purtroppo, sospettiamo che da qui a dieci anni, saremo ancora a dibattere di nuovo stadio, copertura sì o copertura no. Magari davanti a una tazza di brodo a Montedomini…”.