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Squinzi: 'Milan? No, non ho lavorato una vita per acquistarlo. Sui cinesi...'
CAMBIO DI SOCIETA' - Poi, due parole su cosa è cambiato a livello societario al Milan e la conferma che non ha mai voluto prendere la società rossonera: "E’ difficile capire che stia succedendo, anche da tifoso rossonero. Di sicuro, i cinesi non investirebbero per passione ma solo per business. E’ lo stesso problema dell’Inter, senza la passione di Moratti e Berlusconi non sarà la stessa cosa. Comprare il Milan? E’ un impegno non da poco, soprattutto se sono vere le cifre che si sentono. Non ho lavorato una vita, e con me la mia famiglia, per comprare il Milan. Classifica dei ricordi? Io resto sacchiano, quello è il periodo a cui sono più legato. Però ricordo bene di aver visto con mio papà la Norma alla Scala con la Callas, il primo gennaio 1956, e la prima partita di Rivera con il Milan a Milano. Chi mi piace del Milan? I giovani, come De Sciglio. Il Milan ne cresce alcuni bravi, anche Paloschi e Verdi mi sembrano interessanti. So che in estate abbiamo tentato di prendere Calabria, ma non si è trovato l’accordo economico".
IL RIMPIANTO - "Uno. Aver lasciato andare via Allegri. Per il resto, abbiamo ragionato sempre e sbagliato poco. Forse è stato il mio miglior allenatore, ma state attenti. Anche Eusebio è super".