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Spinazzola: 'Mourinho mi ha dato conforto. Manca poco al mio ritorno. E sul Mondiale...' VIDEO
Come stai?
"Sto bene, sono uscito dal guscio. Ho passato qualche mese non facile, ma sapevo di poter contare anche su questa famiglia. Come sempre tutto passa".
Quando il ritorno in campo?
"Vediamo giorno dopo giorno, già sono contentissimo di ieri, di essere rientrato nello stadio col pieno, col 100% di pubblico. Era l’occasione perfetta per riassaporare l’Olimpico. Poi vediamo sul giocare, mi mancano i dettagli".
Che effetto ti ha fatto vedere l’Italia fallire la qualificazione Mondiale anche per l’assenza di Spinazzola? "
Ci è mancata la qualificazione, non Spinazzola o Chiesa. Per noi è stato un brutto colpo ma ci rialzeremo. Non c’è una spiegazione ma non è mio compito darla: è il calcio, contro qualsiasi squadra devi essere al top e segnare".
Sei contento sia rimasto Mancini?
"Un giorno sei il Re, il giorno dopo l’ultimo degli arrivati. Sono contentissimo che il mister sia rimasto con noi e che resterà in carica in Nazionale. Ha fatto veramente una cosa incredibile col gruppo e con tutti".
Che Roma hai visto?
"Una grande Roma, che vince, solida. Adesso dobbiamo stringere".
Che ruolo ha avuto Mourinho nel tuo recupero?
"Mi ha sempre dato una carezza e una parola di conforto".
Ieri le polemiche con la Salernitana…
"Lo ha detto il mister: un componente del nostro staff ha detto ‘tanto andate in B’, giustamente il mister e i giocatori della Salernitana se la sono presa. Il mister ha fatto da paciere, intelligentemente".
Ci racconta le emozioni del coro dei tuoi compagni per te dopo l’Europeo?
"In quel momento di dolore, mi hanno trasmesso gratitudine. Quelle sono cose che ti danno solo i compagni e il calcio".
Ora sognate la Champions?
"Mancano sei partite, ogni gara è importante per noi".
Ci racconti il tuo punto di vista sulle critiche a Zaniolo?
"Gli ho detto che rientrerò e diranno ‘non è più o Spinazzola di prima’. Col crociato ci vuole, un anno e mezzo/tre anni per riprendere al top… Se pensano che siamo macchine va bene, ma siamo esseri umani come tutti".
Il percorso con Reset?
"Venivano tanti procuratori a promettere la luna, Claudio Chiellini veniva senza mai promettere nulla. Poi ho conosciuto tutti dell’agenzia: io ero a Torino al primo anno di Juventus, ho scelto loro perché non mi hanno mai promesso niente ma solo fatto vedere come erano. Ho pensato sempre a questo. Abbiamo attraversato tante cose ma sono persone genuine come me. Se mi volto indietro vedo tanto lavoro, tante cose belle, tante cose che mi hanno fatto crescere. Se guardo avanti, dico che vorrei fare tante altre cose nel calcio, ancora più belle dell’Europeo, ancora più difficili".