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    Speziamania: uniti verso la meta

    Speziamania: uniti verso la meta

    • Gianni Salis
    Dobbiamo giocare al Superenalotto. Sicuro. Perché? E’ semplice. Perché riusciamo ad immaginare cose inimmaginabili. “…Ma il calcio è fatto di episodi e di situazioni che talvolta, in prossimità della linea del traguardo, diventano poco… leggibili. Motivo in più per dare il massimo ora”. Sfera di cristallo o no, il virgolettato non è altro che l’epilogo dell’ultimo ‘Speziamania’ scritto e pubblicato non più tardi di sette giorni fa subito dopo Spezia-Salernitana. Il ‘rocambolesco’ gol di Gaich su ‘assist’ di Consigli riavvicina indiscutibilmente l’Hellas Verona ai bianchi i quali a loro volta hanno a tiro il Lecce (-1) al 6° ko consecutivo e sempre la Salernitana (-3). Dando, ad oggi, quasi per spacciate Samp e Cremonese, con quest’ultima però che avrà in casa sia Verona  che Spezia, l’ultimo posto ‘utile’ per retrocedere sembra riservato esclusivamente a queste ultime 4, sebbene obiettivamente Lecce e Salernitana hanno dalla loro un calendario più agevole, con i salentini che avranno Samp, Spezia e Verona in casa.
     
     
     
    Il rammarico in casa Spezia, al di là del gol di Gaich in Verona-Sassuolo, resta l’egoismo di Shomurodov che al tramonto del match del Franchi poteva regalare altri due punti e che avrebbe potuto assorbire meglio la ‘papera’ del portiere del Sassuolo e simultanea vittoria del Verona. Il lato positivo della trasferta fiorentina dunque resta ancorato all’aver saputo riprendere la partita da una situazione di svantaggio per altro contro una formazione di alto profilo che giungeva da 9 vittorie consecutive tra campionato e coppe varie. E’ indubbio che finora lo Spezia che con Semplici sembra aver trovato maggiore pragmatismo e concretezza.
     
     
     
    E i tifosi? E’ giusto che si lascino alle spalle tutto quanto e che guardino avanti compatti verso l’obiettivo. Non si può prescindere da questa unione d’intenti con la squadra, da sostenerla fino alla fine. Non esistono alternative, o almeno noi non ne conosciamo, così come è successo del resto gli anni scorsi. Squadra e tifosi uniti per poi tirare le somme quando sarà il momento. D’altronde abbiamo fatto sempre così, anche nei momenti più bui. Ma a noi piace essere così, ruvidi ed ignoranti, senza trascendere però, ma sempre uniti.
     
     

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