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Speziamania: serve ben altro dalla panchina.
Cosa vuoi replicare a chi per differenza qualitativa messa in campo dal 1° minuto, per non parlare di chi è subentrato, questa gara avrebbe dovuto fumarsela?. Mentre l’avversario perdeva dopo un quarto d’ora il portiere di riserva, visto che il titolare è ancora ai box, dovendo così far esordire il terzo, e poi l’unico ariete a disposizione che da solo aveva messo in ambasce buona parte del reparto difensivo neroazzurro. Ma di cosa stiamo parlando….
L’approccio di chi entra in campo. Kovalenko e Maldini devono capire, anzi, avrebbero già dovuto capire, che non si può giocare come se si fosse davanti alla playstation. Hanno qualità tecniche da vendere, ma da sole, se non si è dei fuoriclasse, non bastano più. Ai recenti mondiali, si son fior di giocatori, Messi in primis, che rinculavano a dar man forte e far ripartire la squadra. Ecco, cari Viktor e Daniel, serve ben altro, serve la ‘cazzimma’, serve quello spirito guerriero che tutti i loro compagni hanno profuso per 100 minuti. Peccato, perché per l’ucraino ed il figlio di Paolo la chance di ieri è stata gettata alle ortiche. Ce ne saranno altre?
Ora arriva il Lecce. L’ultimo incrocio in coppa Italia a fine dicembre 2021, che segnò il punto più basso dell’era Motta con una prestazione a dir poco imbarazzante che portò al match di Napoli, con Motta praticamente esonerato, gara su cui girò la sua stagione e quella dello Spezia. Una gara i cui due stati d’animo vi giungono in maniera diametralmente opposta: salentini in fiducia dopo aver ribaltato la Lazio mentre lo Spezia indubbiamente si sente frustrato, anche perché questo Spezia non sa più gestire, con la testa e con le forze fisiche, gli ultimi quarti d’ora di gara e soprattutto gli ultimi minuti. Milan, Fiorentina e Atalanta: 4 punti gettati al vento a ridosso se non oltre il 90°. E per una squadra che si deve salvare è inconcepibile.