Getty Images
Speziamania: come Rocky Balboa
Lo Spezia preso a pallonate a più riprese dal Napoli, sembra Rocky Balboa sul punto di capitolare: incassa ma non cade. Si aggrappa dove può e come può. Non precipita e non abdica. Pur essendo dominato dal ritmo, dalle qualità tecniche dell’avversario e dalle proprie paure che lo avevano scaraventato nelle sabbie mobili.
Con metà rosa out tra partenze del mercato e giocatori fuori uso, compie l’impresa più titanica dei suoi 114 anni e spiccioli di storia. Tre punti non d’oro ma di platino che, oltre a infondere fiducia in un morale crollato ai minimi da settembre ad oggi, ridanno ossigeno alla classifica, che poi stringi stringi è ciò che conta.
Un successo che ha insegnato ed insegna qualcos’altro: intanto che si può provare a giocare anche stando 20-30 metri indietro, sia per scelta propria sia perché costretti dall’avversario, ma si può comunque provare a giocare e poi che ogni tanto essere meno belli ma concreti non è un obbrobrio o un concetto malsano ma anzi fa godere ancor di più.
Infine il mercato: che servano almeno tre pedine di caratura e subito pronte è indiscusso. Un centrocampista ed un difensore destro sembrano imprescindibili. Da monitorare infine le situazioni legate agli infortuni di Verde e Galabinov che vanno di pari passo con il rendimento molto discontinuo del talentuoso Farias. I prossimi quindici giorni ci diranno qualcosa di più. Soprattutto dall'infermeria.